Taccone jr: “Con Tesser finalmente giochiamo a calcio”
Walter Taccone intanto fa sapere che molti attaccanti hanno rifiutato l'Avellino a causa dell'impossibilità di farli giocare da titolari
AVELLINO - Alle ore 9 e 45 entrano in sala stampa, come una mamma chioccia e i suoi figli, il Presidente Walter Taccone con tutti la sua squadra. A sedersi dinanzi le telecamere sarà poi solo il Direttore Generale Massimiliano Taccone mentre il Ds De Vito e il resto della troupe rimarranno a “bordo campo”. E’ un vero monologo quello che va subito in scena in sala stampa.
«La classifica parla chiaro – tuona subito Taccone Jr – il calcio è fatto da numeri e noi ne abbiamo appena 4. Ho preferito non far parlare nessuno dei tesserati per non pressarli ulteriormente. Siamo partiti quest’anno con la consapevolezza di partire da zero. Non pensiamo alla serie A bensì il nostro obiettivo è quello di consolidare la categoria ed eventualmente innalzare l’asticella.
Noi chiediamo a tutti i giornalisti e ai nostri tifosi di starci vicino. Posso finalmente aggiungere senza creare nessuna polemica che quest’anno è la prima volta che giochiamo a calcio. Stiamo solo aspettando che i nostri attaccanti si sblocchino. Bisogna sottolineare che abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna basta guardare contro il Novara cos’è successo.
In ogni caso tutti noi siamo pronti a rimetterci la faccia ecco il motivo per il quale siamo tutti qui questa mattina. Paradossalmente contro il Modena abbiamo giocato malissimo, esprimendo il gioco più brutto e mai visto, però, abbiamo portato a casa i tre punti. Quindi ad oggi dico è meglio giocare male e vincere che giocare bene e perdere. Abbiamo bisogno di punti e sabato non ci interesserà giocare bene».
A chi addebita questi punti alla mancanza di taluni giocatori importanti, quali Gavazzi e Castaldo Taccone risponde: «Le attenuanti se le danno i perdenti. Abbiamo una delle squadre che esprime uno dei giochi più belli e per questo voglio sottolineare che è meglio giocare male ma vincere che fare il contrario. Chiediamo solo meno errori in fasi difensive e più cattiveria sotto porta. Con Tesser abbiamo fissato i paletti per un nuovo progetto e con lui, infatti, partiamo da zero ed è lui che mette sempre in campo una squadra perfetta. Devo dire che i ragazzi quali Biraschi e Insegne dai quali ci aspettavamo qualcosa in meno perchè è poco tempo che sono qui, sono stati quelli che più si sono impegnati chi, invece, è da tanto tempo deve riuscire ancora a sbloccarsi».
A chi gli chiede se non era meglio portare in biancoverde un altro attaccante vista l’indisponibilità di Castaldo fino a Novembre e l’età di Tavano Taccone risponde: «Pensiamo di aver fatto una campagna acquista degna della nostra squadra e sono sicura che Tavano dimostrerà di non essere un giocatore finito». Sulla stessa domanda riporrà il proprio accento anche Walter Taccone che a telecamere spente fa sapere che taluni attaccanti sono stati contattati, non è stato un problema economico il loro mancato arrivo ad Avellino bensì la non sicurezza di essere i primi attaccanti ed essere titolari nella squadra.
Infine, un piccolo passaggio sull’addio di Eros Schiavon: «Quando Rastelli era ancora con noi ci disse che il ragazzo era in uscita e noi glielo comunicammo. Quando poi c’è stato il passaggio di Rastelli al Cagliari demmo a Schiavon l’opportunità di rimanere in biancoverde. Tesser lo ha fatto giocare in Coppa Italia, poi, però, abbiamo ricevuto una chiamata dal suo procuratore il quale ci chiedevamo quale fossero le nostre intenzioni. Concordate ciò Eros Schiavon è andato alla Spal dove gli è stato fatto un contratto di tre anni. Il ragazzi ha fatto un discorso puramente familiare e gli auguriamo il meglio».