Incontri Guido Dorso – Cassese: “La forbice tra il nord e il sud si allarga ulteriormente”

L'appuntamento di oggi 24 Settembre tenutosi all'oratorio SS.Annunziata aprirà una serie di 16 appuntamenti che avranno come oggetto "I protagonisti della politica meridionalistica tra 1800 e 1900"

IMG_0848Avellino – “La questione meridionale nell’analisi dei meridionalisti” è questo il tema dell’ incontro tenutosi in occasione del 90esimo anniversario della “rivoluzione meridionale” di Guido Dorso all’ oratorio SS.Annunziata. L’appuntamento di oggi 24 Settembre aprirà una serie di 16 appuntamenti che avranno come oggetto “I protagonisti della politica meridionalistica tra 1800 e 1900″.

Il tema alquanto impegnativo è dunque quello della questione meridionale la quale è ciclica e cambia sempre a seconda dell’epoca in cuiviviamo. Ad introdurre l’incontro è Sabino Cassese, presidente del Centro Dorso e professore emerito della scuola normale e superiore di Pisa: ” Uno studio ha dimostrato che il prodotto interno lordo del Veneto, dell Emilia Romagna e della Lombardia è pari a quello della Germania, mentre le regioni del sud non sono mai riuscite ad uscire dalla recessione.Questo significa che la forbice tra il nord e il sud si allarga ulteriormente poichè il nord si avvicina sempre più alla Germania. Il mezzogiorno e oggi una realtà fragile  bisognosa di superare la spirale dell’esistenzialismo e ricca di energie positive.

Continuo con una citazione – aggiunge Cassese- tratta dal libro  di Lupo”la Questione – Come liberare la questione del mezzogiorno dagli stereotipi” la quale afferma che in questi 159 anni il sud è rimasto indietro ma è andato comunque avanti rispetto alla situazione del passato. Tuttavia in questa affermazione si noterà che in qualche modo la prima occulta la seconda. La citazione serve quindi per far capire che non esiste in realtà una questione meridionale, ma bensì le questioni meridionali . Ha ragione  dunque chi è scettico o chi dice che il mezzogiorno si allontana sempre più dal sud e il nord? Ha ragione chi dice che c è differenza tra nord e sud o tra sud di oggi è sud di ieri? Varie sono dunque le domande che esigono una risposta.

Abbiamo perciò preparato queste 16 conferenze – conclude il presidente - perché pensiamo che dobbiamo dare contributo alla conoscenza in quanto ci sono vari punti di vista che vanno esaminati”.

A seguire poi l’interventi  del professore Piero Bevilaqua, docente dell’università di Roma il quale afferma: “La nascita della questione meridionale ha il nome di Pasquale Villari  e prende vita nel 1878 attraverso le sue lettere sulle opinioni. Villari per la prima volta ha ritenuto che l’analisi delle condizioni del mezzogiorno in quegli anni non sono un problema regionale, circoscritto o territoriale ma il cuore stesso della fragilità della nazione italiana appena costruita, per questo la sua analisi acquistava un carattere fondativo che oggi conserva una freschezza e un’attualità sorprendente. Villari infatti scorge nei problemi  economici e civili della società meridionale nel suo tempo la testimonianza più  rilevante e accurata di ciò che accadeva.

A suo giudizio – continua il professor Bevilaqua riferendosi allo studioso Villari- la creazione del nuovo stato, e quindi dell’unità d’Italia,  è stato un processo puramente politico e non ha cambiato le condizioni sociali della massa del tempo, in particolare dei contadini. Non solo infatti continuavano le condizioni di arretratezza delle masse contadine, ma queste erano state sottratte al dominio e all’arbitrio della borghesia. Non si era riuscita a cancellare infatti la condizione di dipendenza dei contadini ai loro padroni.

L’unità infatti non li aveva trasformati in cittadini italiani consapevoli dei loro diritti, ma continuavano ad essere sudditi della classe dirigente che non governavano secondo vedute di interesse generale, ma continuavano a perseguire il loro interesse personale. Le lettere di Villari – conclude Bevilaqua – contenevano spunti destinati ad ampliarsi sempre più nei decenni successivi”.

Gli incontri si terranno sempre presso l’oratorio della SS.Annunziata in Piazza Duomo ad Avellino alle ore 16.00 e avrà il seguemte calendario: 1 Ottobre, 15 Ottobre, 22 Ottobre, 5 Novembre, 12 Novembre, 19 Novembre, 26 Novembre, 3 Dicembre, 10 Dicembre, 17 Dicembre, 14 Gennaio, 18 Gennaio, 21 Gennaio, 28 Gennaio e 4 Febbraio.

 
 
 
Source: www.irpinia24.it