Il Prodigio si ripete: San Gennaro non tradisce
Il sangue del Santo si è sciolto, ripetendo anche quest’anno quel tanto atteso miracolo che pone in salvo la città da sciagure indicibili
Napoli – “Ed è proprio in questo giorno di festa, in cui tutti, e non solo a Napoli, testimoniamo la nostra profonda devozione al Martire Gennaro, che ha offerto il suo sangue per Cristo, vogliamo gridare con forza: basta sangue per le nostre strade e in tante case; basta violenza; basta dolore e lutto; basta morti di innocenti; basta naufragi e cadaveri di quanti cercano, coraggiosamente ma troppo spesso tragicamente, libertà, pane e futuro”. Con queste parole, il Cardinale Sepe, durante l’omelia per le celebrazioni del Santo Patrono partenopeo, ha ricordato che il sangue di Napoli non è solo quello di San Gennaro, ma anche quello di tutte le vittime innocenti che si riversa per le strade della città.
Anche oggi, 19 settembre 2015, alle ore 11.22, il prodigio si è compiuto: San Gennaro non ha tradito, si è sciolto il sangue. Come ogni anno, l’evento si è verificato all’interno di un Duomo gremito di gente, di fedeli, di devoti, di atei, di turisti. Tutti riuniti in attesa che San Gennaro faccia il suo dovere, proteggendo la città da sciagure e malasorte. Il rito, come sempre, oltre a suscitare la partecipazione da parte dei devoti e dei credenti, scatena anche l’interesse socio-antropologico di consistenti gruppi di persone. Non sono mancate le presenze istituzionali, con il neo-presidente della Regione Vincenzo De Luca e il Sindaco Luigi De Magistris. Il notevole afflusso di gente, che ha riempito anche la piazza antistante, ha reso necessaria l’istallazione di un maxischermo, per consentire a tutti di assistere al miracolo, trasmesso anche in diretta streaming.
Lo scioglimento del sangue dovrebbe garantire un anno privo di sciagure e calamità per Napoli, perché, secondo le leggende che si mormorano nei vicoli della città della bella sirena, quando il miracolo non si è compiuto, sciagure indicibili si sono abbattute sulla città e i suoi abitanti. La magia di Napoli è connaturata intimamente al suo bipolarismo intrinseco che oscilla sempre tra sacro e profano. La superstizione si fonde con la religione e “il non è vero, ma ci credo” diventa una filosofia di vita e un modus operandi, che rincuora e acquieta le paure più profonde. Tutto questo porta spesso ad affidarsi a qualcun altro e, in questo senso, San Gennaro è sintomo di garanzia. Anche quest’anno il prodigio si è compiuto: il sangue si è sciolto. Anche quest’anno siamo salvi. Non erutterà il Vesuvio, non ci sarà il colera e chissà da cos’altro saremo salvati. Ma i mali quotidiani che ci affliggono da sempre restano ancora e li conosciamo bene.
Davide MARENA