Avellino – Non è una notizia recente, anzi forse già “passata”, se si pensa agli articoli dedicati da altri quotidiani nazionali alla tatuatrice Flavia Carvalho. Il dovere di cronaca, però, non ha un tempo e una scadenza, anzi i suoi effetti maggiori hanno modo di propagarsi, quando se ne parla ancora e ancora. Non serve un giorno di accanimento mediatico e nemmeno un misero spazio tra mille notizie, che affascinano il lettore in modo diverso e distolgono l’attenzione da informazioni come questa. Allora perchè non un approfondimento della domenica? Quando ‘quasi tutto’ tace e  anche i ritmi si rallentano, quando magari lo sguardo si riesce a soffermare su fatti, apparentemente meno rilevanti, ma invece contenitori di impegni quotidiani e reali.

E’ il caso della tatuatrice brasiliana Carvalho, alla quale si rivolge un ampio pubblico di amanti dei tattoo e moltissime donne vittime di violenze. Principalmente si tratta di ragazze che portano sulla propria pelle i segni indelebili di esperienze traumatiche. Cicatrici e lividi, per lo più. Flavia Carvalho ascolta le loro storie e penetra non solo nella loro cute, ma anche nelle paure e nelle insicurezze più profonde di donne cambiate per sempre. E’ l’idea, rivisitata, del ‘prendi la tua vita e fanne un’opera d’arte‘, che si concretizza con una bellezza dirompente. In questo modo ricordi orribili si trasformano, anche se solo superficialmente, in un’occasione di riscoperta, in un viaggio corporeo di benessere, dove un brutto marchio viene coperto dalla freschezza vitale di un disegno. Ecco la possibilità che le donne vogliono allo specchio, quando hanno bisogno di guardarsi e non sentirsi giocattoli rotti, fiori schiacciati. La loro bellezza rinvigorisce, custode ora di un segreto invisibile, che saranno libere di svelare in maniera diversa. 

Un percorso che dall’apparenza scivola all’anima, perchè, per le donne che subiscono violenze, il fisico non è mai un mai un dettaglio trascurabile. Grazie a Flavia Carvalho le donne riscoprono un culto del loro corpo e con esso la speranza di un avvenire migliore, in cui i fantasmi del passato si affievoliscono e la forza le brandisce dalla pelle al cuore.

di Francesca Contino

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