Solofra – Domani, sabato 12 settembre, via alla sezione Teatro al centro Asi

Fanny&Alexander in “West”, un incantesimo che intrappola lo spettatore

Lustri Fanny&AlexanderSolofra – Il “teatro oggi” sarà al centro della proposta della sezione curata da Enzo Marangelo, regista, attore e fondatore di Hypokritès teatro Studio che gestisce anche l’Accademia di teatro “Città di Solofra”. Sono compagnie provenienti da ogni parte d’Italia, quelle scelte da L U S T R I proprio per la loro capacità di indagare la realtà e il tempo: “Nell’asfittica rappresentazione della scena quotidiana, m’interessa suggerire, come curatore della sezione Teatro di Lustri, dei lavori artistici che riconducano al vero, che mettano al centro dell’essere umano la sua verità interiore” ha spiegato Marangelo. Il sabato è il giorno del Teatro.

Domani  sabato 12 settembre, alle 21, al Centro Auditorium Asi, prende il via la sezione Teatro, molto competitiva e all’avanguardia dei linguaggi teatrali nel panorama internazionale. Si comincia con con Fanny & Alexander che è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani. Nel 1997 Marco Cavalcoli, attore e nel 2002 Marco Molduzzi, organizzatore, si aggregano stabilmente alla compagnia. Fanny & Alexander produce spettacoli teatrali, laboratori, progetti video, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, pubblicazioni, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Nel 2012 Fanny & Alexander fonda, insieme a ErosAntEros, gruppo Nanou e Menoventi, la E, cooperativa di artisti e organizzatori che ne cura la gestione dei progetti e delle creazioni. Sabato 12 settembre a Solofra va in scena “West”, con la regia di Luigi De Angelis.

“West” è l’estremo dei punti cardinali della storia del Mago di Oz. Lo spettatore sarà “imprigionato” assieme a Dorothy da una strana forma di incantesimo, una trappola del linguaggio capace di sospendere a tratti la facoltà di esprimere un giudizio, la possibilità di compiere delle scelte, dire sì o no alle cose che saranno proposte. 

Il lavoro, incentrato sulle tecniche della manipolazione sottile del linguaggio pubblicitario, intersecherà motivi mitici a motivi legati alla contemporaneità, alla cronaca e ai grandi emblemi dell’occidente. 

Lo spettatore è qui un consumatore, oggetto di stimoli continui, soggetto alle trame sottili di una persuasione occulta ai suoi danni continuamente perpetrata, prigioniero e allo stesso tempo potenziale scardinatore della gabbia in cui è stato calato: scendere vigilmente nel pozzo profondo in cui precipita la truccatura della “strega”, le sofisticate tecniche della comunicazione massmediatica, vuol dire assumersi l’impresa della risalita, e al contempo il rischio del non ritorno. 

“West” sarà una sorta di parabola contradditoria, una metafora dell’immaginario contemporaneo e delle sue derive, del potere che le immagini hanno su di noi.  

Sullo sfondo l‘Occidente e i suoi simboli, e il corpo martoriato eppure incredibilmente “normale” della nostra società.

Source: www.irpinia24.it