Laceno d’Oro, il cinema di nicchia in cui l’Irpinia si riconosce

Questo percorso vuole essere coerente con gli obiettivi datisi alla sua nascita, ossia di offrire proposte non omologanti.

IMG_20150911_104926Avellino  - “Il Laceno d’Oro è la manifestazione più importante nella nostra provincia” – ha esordito così il Sindaco di Avellino, Paolo Foti, alla presentazione della rassegna, tenutasi questa mattina nella sala stampa di Palazzo di Città.

Il Primo cittadino avellinese ha spiegato ai presenti che la partecipazione di Avellino al progetto rispecchia la volontà ben precisa di riprendere un percorso di crescita, interrottosi dopo il terremoto del 1980. “Ringrazio Tonino Spagnuolo – ha continuato Foti – che è l’anima di questa splendida manifestazione culturale e gli auguro, anzi ci auguro, che il Laceno d’Oro possa arrivare ai livelli del Giffoni Film Festival. Avellino e la sua provincia hanno l’esigenza di uscire dalla marginalità che le attanaglia, ragion per cui ho intenzione non appena saranno terminati i lavori all’Eliseo, di restituire la sua gestione alla città, che deve riappropriarsi dei suoi spazi. Non intendo ritrovarmi con contenitori vuoti”.

A seguire è intervenuta per l’occasione l’Assessore alla Cultura, Ida Pugliese, che ha ricordato della dedica della manifestazione di questo anno al defunto Preside Nicola Vietri e ha ringraziato il suo predecessore, Nunzio Cignarella, per il lavoro svolto in precedenza. “Laceno d’Oro – ha poi concluso l’Assessore – ha l’obiettivo di riportare in auge il cinema di grande qualità e quindi una rassegna che sia in grado di uscire dai confini del nostro territorio. L’amministrazione comunale si impegnerà perchè la manifestazione continui e aumenti il suo successo negli anni a venire”.

A concludere la presentazione, l’organizzatore dell’evento e direttore artistico Antonio Spagnuolo. “Mi dispiace notare molte assenze da parte delle unità territoriali (presente solo il Sindaco di Mirabella, oltre che il primo cittadino avellinese), ma oggi mi preme raccontare il percorso del Laceno d’Oro e gli obiettivi che ci siamo dati. Innanzitutto il progetto è finanziato con i fondi PAC della Regione, stanziati per la promozione del territorio. In accordo con le amministrazioni irpine, ci saranno una serie di incontri promozionali, con inizio il 15 Settembre all’Abbazia del Loreto. La manifestazione vera e propria comincerà il 14 Settembre a Pietradefusi, con uno dei film per noi più importanti, “Due giorni una notte”.

Ci saranno Focus molto interessanti sulla produzione irpina, workshop di animazione e di realizzazione di cortometraggi – ha continuato Spagnuolo – Proprio durante la nostra rassegna ci sarà la premiazione del vincitore del concorso cortometraggi, che riceverà 1500 euro. Avremo diverse mostre, su Pasolini a 40 anni dalla sua morte, su Cesare Zavattini, che per anni è stato presidente del Laceno d’oro.  E poi ancora concerti, che vedranno coinvolti musicisti irpini. Per quanto riguarda, invece, gli spazi occupati, ad Avellino, non essendo ancora disponibile l’Eliseo, resteremo al Carcere borbonico”.

Non a caso fa da sottotitolo alla rassegna “Il cinema che riflette”, infatti il direttore artistico del Laceno d’oro, ha sottolineato che questo percorso vuole essere coerente con gli obiettivi datisi alla sua nascita, ossia di offrire proposte non omologanti. “La nostra sfida - ha concluso Tonino Spagnuolo –  è riuscire a costruire una nicchia, non numerica, ma culturale che ci contraddistingua a livello nazionale. Premieremo, perciò, il produttore Valerio de Paolis, che nella sua vita si è sempre dedicato a questo tipo di cinema. Sono convinto che, se il cinema di nicchia sa rendersi interessante, riesce ad essere anche un aggregatore di flussi”.

 

Source: www.irpinia24.it