Avellino – Ancora qualche giorno d’attesa e poi per tre giorni la Villa Comunale ospiterà la Festa dell’Unità, organizzata dall’area del Pd che fa riferimento a Francesco Todisco. La presentazione dell’evento, tenutasi al “Circolo Foa”, ha suscitato, senza voler pensar male, alcuni dubbi circa la “condivisione” della manifestazione, per via delle assenze registrate.

Abbiamo chiesto, perciò, a Giovanni Bove, segretario del Circolo Foa, un’opinione in merito all’organizzazione della festa.

Segretario, il Circolo Foa ha solo ospitato la conferenza, o la Festa dell’Unità è frutto della cooperazione con Todisco?

“Noi abbiamo fatto la nostra parte dal punto di vista logistico, mentre Francesco Todisco si è occupato nei dettagli dell’organizzazione.  Per quanto riguarda le assenze, non è nulla di voluto. Io non ho potuto esserci per motivi estranei alla mia attività politica, legati a questioni di natura familiare. Se mi chiede del Circolo, posso dirle che siamo impegnati su diversi fronti, perchè ci stiamo occupando della chiusura de “I luoghi ideali” e di altre problematiche importanti attinenti la Città. Ecco, proprio perchè ad Avellino ci sono problemi urgenti, da risolvere, più che offrire al Sindaco e all’amministrazione un palco oratorio, io avrei cercato un altro tipo di confronto, puntando a un coinvolgimento più propositivo”.

Che intende per coinvolgimento più propositivo?

“Non è un mistero che Avellino sta vivendo una fase amministrativa non semplice. E’ necessario focalizzare l’attenzione sulle emergenze di questa Città, rispetto alle quali il Circolo Foa, e quindi parte del Pd, vuole dare il suo contributo, aiutando l’amministrazione a superare questa fase. Certamente degli errori sono stati commessi, ma noi ci auguriamo per il bene di Avellino, che si raddrizzi la rotta e si producano risultati concreti”.

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