Senerchia – “Quelli che tutti non dicono”, i chiarimenti di Gugliucciello

Il consigliere di maggioranza in merito alla sua iniziativa politica: "Sono convinto che si è alimentato ad arte il conflitto sociale e i rancori utilizzando espedienti ed inganni nel rapporto con i cittadini. Non consentirò a nessuno di stravolgere citando alcune frasi a metà in modo strumentale"

news33525Senerchia – I chiarimenti del consiglieri di maggioranza  Vincenzo Gugliucciello in merita alla sua iniziativa politica in seno al Consiglio Comunale di Senerchia in data 31/08/2015  che ha sollevato un polverone enorme “seguito da polemiche e cattive interpretazioni”. Il consigliere sente in dovere di chiarire e spiegare anche per evitare eventuali sciacallaggi: ” Il documento che inizia “QUELLO CHE TUTTI NON DICONO”, vuole essere una provocazione e uno stimolo rivolto a tutti i cittadini e nelle mie intenzioni anche una critica politica a tutti i protagonisti dell’ultimo ventennio, nessuno escluso. È evidente che quando si fanno delle critiche politiche si finisce inevitabilmente per urtare la suscettibilità di chi amministra e si stimola la fantasia e il rancore di chi non amministra ma ritiene di essere degno di farlo. Invoca, quindi, un giorno sì e uno no l’intervento della Magistratura, della Polizia, della Guardia di Finanza, del Presidente della Repubblica, della Forestale, del Presidente del Consiglio, dei Presidenti delle Camere, dei Carabinieri, dello Sceriffo e chi più ne ha più ne metta“.

La spiegazione di quanto scritto e messo a verbale – continua - è molto semplice. Essendo il sottoscritto componente della Maggioranza, non avendo avuto informazioni su procedure che riguardano le scelte politiche, risultando formalmente e ufficialmente coinvolto di fronte all’opinione pubblica, ho pensato ad una forma di tutela. La discussione è sulla forma non sul merito, quindi in riferimento alle scelte politiche e alle decisioni assunte dichiaro semplicemente di non essere a conoscenza. Alla domanda “cosa hanno nascosto ad arte?”, rispondo semplicemente: “tutte le decisioni prese in riferimento al contesto politico”, e non sono consentite catastrofiche ipotesi non essendo comprese nelle mie intenzioni. La frase, che all’interno del documento contiene il riferimento a personaggi dalla discutibile condotta morale ed etica, va riportata integralmente a beneficio di tutti, altrimenti si finisce per leggere e citare solo ciò che dà immagine e beneficio a se stessi. Cito dal documento: “A questo punto vorrei proporre a tutti una riflessione su quanto accaduto nell’ultimo ventennio. Questo paese è rimasto semplicemente bloccato su un dibattito sterile, un presunto dualismo, o se volete antagonismo tra due personaggi che nulla hanno da dire a questa comunità, se non chiacchiere inutili o la gestione di milioni di euro. In questo contesto si sono inseriti alcuni personaggi con discutibile condotta morale ed etica, disposti anche a cambi di casacca pur di rimanere protagonisti”. Risulta evidente che il riferimento è all’ultimo ventennio. Le parole morale, etica, trasparenza, coerenza, pragmatismo, da me più volte usate, appartengono alla sfera della condotta politica. Bisognerebbe a questo punto leggere attentamente e comprendere il senso complessivo del ragionamento. Altre interpretazioni sono del tutto strumentali”.

La discussione è interna al gruppo di Maggioranza – spiega Gugliucciello –  appartiene alla normale dialettica politica ed è un confronto tra i singoli componenti e null’altro, non c’è nulla da mettere in piazza. È evidente che nel confronto di opinioni si può decidere anche di rimanere fuori e non essere coinvolti se non si condivide. Cito integralmente dal documento: “non ho citato fatti ben precisi, non potrei farlo, in ogni caso, perché a dire il vero quando mi sono accorto di ciò che accadeva ho fatto molta attenzione a rimanere estraneo.” Vorrei spiegare anche questo passaggio. Mi sono volutamente escluso dal tavolo delle discussioni, quando mi sono accorto che la mia opinione non era rilevante. In questi quattro anni non ho espresso opinioni, poiché non richieste, non ho influenzato nessuna scelta assunta dalla Maggioranza, pur essendo componete di essa, poiché non richiesta dal Sindaco e dal Vicesindaco. Mi sembra del tutto naturale e scontato che io, per tutelarmi, dica: qualora si dovessero riscontrare illegittimità sono totalmente estraneo perché non a conoscenza”.

Questo non significa che ci sono delle procedure illegali e io non parlo, come erroneamente riportato. Per avallare quanto sin qui esposto, cito altri due passaggi del documento: “le contesto Signor Sindaco, in particolare, una assoluta mancanza di collegialità. Ho espresso più volte perplessità e stupore in riferimento ad una gestione approssimativa e spesso dei singoli, richiamando tutti ad un comportamento più etico con maggiore moralità e trasparenza, anche perché, sopporto con difficoltà la vicinanza di persone che vivono di espedienti e di inganni.” È chiaro ed evidente che le problematiche scaturiscono da un difficile rapporto interpersonale tra i componenti della maggioranza e il sottoscritto. Cito ancora dal documento: “non posso, però non sottolineare come sia paradossale ascoltare quanto tutti i protagonisti della politica locale dell’ultimo ventennio si affannino nel dare lezioni di morale. Lezioni che giungono da persone che hanno imposto la illogica e pericolosa idea del pensiero unico, alimentando contrasti e rancori nel tessuto sociale.” Anche qui risulta evidente che tutto ciò esprime un dissenso sulla condotta politica di tutti i protagonisti degli ultimi due decenni“.

Sono convinto – conclude –  che si è alimentato ad arte il conflitto sociale e i rancori utilizzando espedienti ed inganni nel rapporto con i cittadini. Non consentirò a nessuno di stravolgere citando alcune frasi a metà in modo strumentale. Naturalmente questo vuole essere un chiarimento non una smentita, come qualcuno dirà.  Se, invece, qualcun’altro si ritiene offeso proceda pure per vie legali, non sono per nulla preoccupato“.

Source: www.irpinia24.it