Grandinata ad Avellino – Tantissime le chiamate al 115

Ci risiamo verrebbe da dire. I laghi di fango presenti nuovamente in città

IMG-20150905-WA0040AVELLINO – Mio caro Avellino come sei finito?…L’amministrazione comunale fa finta di occuparsi di te, ma tu … ti ribelli alle falsità e non appena ne hai l’occasione sgorghi acqua contro ogni illusione.

Ci risiamo verrebbe da dire. Avellino e i suoi laghi di fango che inondano nuovamente le strade. E’ bastata la prima grandinata di settembre a mettere in ginocchio la città e la sua provincia. Distese di nocciole copiosamente rovinate, paesi dell’alta Irpinia rimasti senza energia elettriche ma forse, però, le immagini più brutte giungono proprio dal capoluogo avellinese.

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E’ proprio qui, infatti, che questa mattina i vigili del fuoco hanno dovuto porre il loro intervento  in diverse strade cittadine. La situazione più grave si è nuovamente registrata in  via Carducci, dove non più di un mese fa, il comune aveva fatto partire i lavori di rifacimento stradale.  Un’amministrazione ancora una volta sotto accusa a causa dei grandissimi disagi che si sono avuti questa mattina. 

Una scena che sa di ripetizione quella presentatosi sia tra Piazza Macello e via Carducci (vedi foto a lato) e quella a Piazza Castello e più precisamente dinanzi il conservatorio Cimarosa. Qui, infatti, i tombini fognari sono letteralmente straboccati emanando, tra l’altro, un odore nauseabondo lungo l’intero tratto di strada (vedi foto sotto a sinistra). 

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Macchine in panne, chicchi di grandine spaventosi cadevano copiosi dal cielo, scene da film quelle che si sono susseguite in città dove, però, ad 

essere assenti erano proprio i registi. Gli uomini del comandante Arvonio, infatti, si sono guardati bene dal cercare di portare alla normalità il traffico cittadino che ormai era andato in tilt. Potremmo, quindi, davvero dire: “non pervenuti!”

Come non pervenuti sono stati i lavori fatti in diverse zone della città che non hanno mantenuto il forte getto di acqua che imperversava sulle strade cittadine questa mattina.

A questo punto ci sarebbe da chiedersi, è proprio necessario fare notte durante un consiglio comunale  se poi la città sta in queste condizioni? 

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A noi piace essere alla Marzullo, farci una domanda e darci una risposta la quale sarebbe: “NO, non serve rimanere fino a tarda notte, ma servirebbe solo amare di più la propria città e renderla  un po’ meno una laguna di fango”.

R.D.C.

Source: www.irpinia24.it