Festa dell’Unità: ripensare il nesso tra l’Irpinia e il suo capoluogo

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Presentazione Festa Unità 2015 2Avellino – Si è svolta stamane presso la sede di Via Carlo del Balzo del Circolo Pd “Vittorio Foa” la conferenza di presentazione della Festa dell’Unità dell’anno 2015. Benché sia parsa strana l’assenza del segretario Giovanni e di tanti altri che hanno contribuito all’iniziativa durante la scorsa edizione, come Gaetano Alvino, Mario Perrotta e Michela Arricale, Francesco Todisco ha proceduto ad illustrare il programma dell’evento e le ragioni della sua organizzazione.

 In primo luogo, Todisco ha precisato che la Festa dell’Unità di quest’anno «non riguarderà solo il Circolo Foa ma anche dell’area provinciale» in modo da «rafforzare il legame con i compagni della Provincia». È, infatti, proprio questo il punto principale intorno cui ruoterà tutto l’evento, «perché – afferma Todisco – c’è un nesso fondamentale tra la città e la provincia che spesso viene dimenticato nei luoghi istituzionali e che noi vogliamo recuperare».

Quanto detto, permette di comprendere appieno il programma della festa, che si svolgerà l’11, il 12 ed il 13 settembre, con la particolarità che gli appuntamenti politici inizieranno sempre alle 18. Il primo di questi appuntamenti si verterà su una «contraddizione in termini – così la definisce Todisco –: mentre di fatto il Pd e il centrosinistra, sotto varie vesti, governano in tutto il Mezzogiorno d’Italia, questo partito, al Sud Italia, di fatto non esiste sciolto da gruppi dei notabili».

In sostanza, emerga la volontà da parte di Todisco e degli organizzatori dell’evento di «metter  al servizio del Mezzogiorno un nuovo Pd», operazione per la quale è stata chiesto aiuto anche al professor Amedeo Lepore, già Assessore allo Sviluppo per la Regione Campania nonché voce autorevole dello Svimez e storico dell’economia, il quale chiuderà una tavola rotonda alla quale siederanno gli Onorevoli Luigi Famiglietti e Valentina Paris, il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta, Il Segretario Regionale Cgil Franco Tavella, un esponente della Confindustria Campania (probabilmente Costanzo Iannotti Pecci) e Lucio Fierro, storico punto di riferimento delal sinistra irpina.

L’appuntamento del secondo giorno, invece, ruoterà intorno al libro Matria, di Generoso Picone, Direttore del Mattino di Avellino. «Ragioneremo dello stato amministrativo cogente della città e cercheremo di recuperare una visione, un pensiero di città», afferma Todisco, che precisa che è previsto anche l’intervento di voci della società civile e che egli stesso proverà a svolgere un ragionamento su Avellino alla presenta del Sindaco Foti e dell’Onorevole Giancarlo Giordano. Inoltre, ci sarà anche un contributo di Pasquale Gallicchio, anch’egli autore di alcuni volumi sull’Alta Irpinia.

L’ultimo giorno sarà puramente politico, vista anche la presenza di Gianni Cuperlo, che farà un intervento sullo stato attuale del Partito Democratico. «Quando noi ragioniamo di sinistra – sottolinea Todisco – non ragioniamo mai di una sinistra che possa etichettarsi sotto un solo simbolo», pensiero cui contribuisce anche Cuperlo «con la sua intelligenza politica e la sua storia», nella speranza che si possa «far rivivere una sinistra che noi stentiamo a riconoscere ma che vogliamo affermare a tutti i costi».

Anche quest’anno sarà assegnato il premio Federico Biondi, la cui assegnazione è ancora in corso di valutazione tra il Circolo e la famiglia di Biondi, con la novità che sarà conferito proprio da Gianni Cuperlo. L’organizzazione dell’aspetto musicale, invece, è stata una prerogativa di Luca Casera, proprietario del Godot, noto locale della città, che Todisco definisce «punto di riferimento per i ragazzi avellinesi».

Caserta precisa subito che c’è stata «una scelta diversificata dei vari gruppi» per rispondere ad una «sfida che è anche sul tema artistico-musicale». A riprova di ciò, venerdì 11 si terra il concerto di Sofia Brunetta, una cantautrice dal background interessante per via delle esperienze accumulate durante gli anni in cui ha vissuto a Montreal e che ha prodotto musica soprattutto in lingua inglese. Sabato 12 invece si esibirà prima il quartetto d’archi Euterpe, autore di uno studio sulla musica tradizionale napoletana, e poi Carmine Ioanna, su cui, per ammissione dello stesso Caserta «c’è poco da dire eccetto per il fatto che si tratta di un artista che dobbiamo preservare». Domenica suonerà invece un duo denominato I rais, orientato verso la musica elettronica, ambient e dance e, a seguire, saliranno sul palco i Charles Howl, giunti direttamente da Londra e in partenza per una tournée musicale Europea. 

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