Luogosano – Ferrante si esprime sull’operato del PD irpino

Nicholas Ferrante, vicesegretario PD del comune di Luogosano: "Siamo ad un bivio: o si costruisce un nuovo partito, aperto, o si rischia che i problemi della gente si trasformino in paure"

ferrante_pd_luogosanoLuogosano – “Era solito affermare un grande imprenditore del secolo scorso: “I tempi corrono, le cose si muovono, non possiamo fermarci a rimescolare le formule e le istituzioni del passato. Ora siamo davanti al nuovo”. In un’Europa in grande movimento, attraversata da colonne di profughi per salvarsi dalla guerra, divisa da muri di filo spinato, chiusa all’interno di formule fisse quali il trattato di Dublino e la difesa della sovranità degli Stati membri; sembra che qualcosa dopo tanto tempo inizia a muoversi con le aperture di Francia e Germania al tema del diritto di asilo europeo, avanzato tempo fa dall’Italia”. A scrivere è Nicholas Ferrante, vicesegretario PD del comune di Luogosano, per commentare l’operato dei democratici irpini.

“E pensare – prosegue Ferrante - che qualche mese fa queste queste aperture sarebbero state solo promesse sul lungo termine. L’Italia nel suo piccolo inizia a muoversi grazie alla disoccupazione che scende al 12% e quella giovanile al 40,5%. Sembra la prima svolta buona dopo mesi di tassi negativi e dopo il periodo di Ferragosto che ha visto l’intero dibattito italiano fermarsi, per interrogarsi su un funerale romano e il volo di un elicottero”.

“Di acqua sotto i ponti ne è passata in questi mesi, soprattutto dal periodo post – regionali in Irpinia. Serve una linea politica. Sembra di essere davanti ad un muro, contro cui si sta sbattendo. E il partito ne uscirà debole. Si è creato un impasse – spiega il vicesegretario -  ed è possibile uscirne soltanto attraverso un’ Assemblea Costituente di tutto il partito. Che dia nuove proposte. Altrimenti il PD irpino continuerà a sgretolarsi e a ridursi in macerie”.

“Insomma, serve una Conferenza programmatica del partito, che riesca a conciliare i bisogni dell’Irpinia. Siamo ad un bivio: o si costruisce un nuovo partito, aperto, o si rischia che i problemi della gente si trasformino in paure. E questo, un partito che si dice democratico – conclude Ferrante – non può permetterselo”.

 
Source: www.irpinia24.it