Circolo Foa: “Ultima possibilità a Foti, ma deve rompere con il passato”

Francesco Todisco: "Il Pd è un partito che non è, ha deciso di non esserci. E il sindaco, intanto, chiede ad un partito che non c'è di stare lontano. E' grave tutto ciò"

20150806_105427Avellino – Mentre Gianluca Festa di Davvero Verdi ha dichiarato “guerra aperta” a Paolo Foti, chiedendo a gran voce le dimissioni, Francesco Todisco e Giovanni Bove del Circolo Foa, sono disposti a dare l’ultima chance al primo cittadino, però a una condizione: dare un taglio netto con il passato. E non solo, realizzare a breve termine almeno uno dei progetti presenti nel programma elettorale.

Ritirare la lista – ha dichiarato Bove - non è stato un finto moralismo, ma un gesto di dignità verso il partito e la politica in generale ed è servito a non prendere parte a questo scempio amministrativo. Infatti, dopo quella scelta abbiamo subito l’espulsione dal partito. Questo scempio è stato appoggiato, però, da chi ora definisce “Attila” il sindaco. Aver avuto ragione non ci consola, ma ci consente di rilanciare la battaglia politica in città. Foti non dando alcuna spiegazione circa l’epurazione degli eletti rompe il legame con la città, con il partito e con l’amministrazione. Il problema non è la mancanza di fiducia nella squadra che lo sosteneva, ma deve spiegare i motivi. Siamo difronte a una mera vendetta, derivante dai risultati delle elezioni regionali. Il Pd provinciale e il segretario De Blasio hanno sbagliato a imporre la linea politica alla città senza confrontarsi prima con i circoli e con i cittadini. Se non fossimo del Pd chiederemmo a Foti di tornare a casa. Ma vogliamo offrirgli l’ultima possibilità. Deve dare dei segnali tangibili di una rottura netta con il passato ed elevare il livello di qualità della sua amministrazione. Vedremo un cambiamento concreto anche in occasione Festa dell’Unità che si svolgerà dall’11 al 13 settembre. Lì ragioneremo sulla città non in modo asettico, in relazione allo sviluppo del Meridione“.

Todisco ha voluto riprendere le gravi affermazioni del vice sindaco La Verde che ha parlato di pressioni ricevute da Mimmo Sarno sulle politiche sociali e dell’impossibilità di accedere liberamente alla stanza del sindaco, frequentata abitualmente da tecnici e ingegneri.

Rimprovero a La Verde di non aver avuto il coraggio e la maturità politica di denunciare prima queste situazioni gravi e delicate. In ogni caso, attendiamo risposte dal primo cittadino. Quest’ultimo non può dire alla politica di restare fuori dall’amministrazione comunale e lasciar lavorare la Procura. Al di là delle indagini interne è arrivata l’ ora di compiere delle scelte“.

Siamo stati felici – continua Todisco –  della nomina di Marco Cillo da sempre schierato al fianco della lotta alla criminalità Ci auguriamo che aiuti Foti a non compiere ulteriori errori e chiarire il rapporto con le cooperative sociali, i contratti di lavoro, il rapporto con il Comune, la gestione degli spazi pubblici. E non solo bisogna agire anche sugli alloggi occupati abusivamente e sui canoni non pagati delle abitazioni comunali. De Blasio in una recente intervista ha dichiarato che non gli importa dei numeri all’interno dell’assemblea provinciale del partito. Ma deve rendersi conto della frammentazione che si è creata con l’area dell’ex senatore De Mita, con il presidente del Consiglio regionale D’Amelio e con lo stesso onorevole Famiglietti che ha preso nettamente le distanze rispetto all’attuale situazione amministrativa“.

Il Pd se avesse avuto a cuore le sorti della città – conclude – avrebbe dovuto accompagnare Foti nel processi di rottura con il passato puntando sull’impegno civile, culturale, sociale. Il Pd è un partito che non è, ha deciso di non esserci. E il sindaco, intanto, chiede ad un partito che non c’è di stare lontano. E’ grave tutto ciò. Il segretario provinciale non è in grado di interpretare questa fase. In questo modo questa esperienza finirà in maniera rapida“. 

Source: www.irpinia24.it