Nuova giunta – Giordano (Sel): “Sono cambiati i nomi, non i modi”

Presenti Costantino D'Argenio, Roberto Montefusco e Tony Della Pia

giordanoAvellino – È una conferenza stampa dai ritmi serrati e dai toni duri quella organizzata dalla Federazione di Sinistra Ecologia e Libertà sul rimpasto della Giunta operato dal Sindaco Paolo Foti al Comune di Avellino. In sala erano presenti l’On. Giancarlo Giordano, il coordinatore di Sel Roberto Montefusco, il segretario di Rifondazione Comunista, Tony Della Pia e il coordinatore cittadino di Rifondazione, ossia Costantino D’Argenio.

È stato Giordano a prendere la parola per primo, informando i presenti della richiesta di Consiglio Comunale inoltrata al sindaco al fine di discutere dell’avvicendamento della nuova giunta. Tuttavia, Foti si è rifiutato di convocare il Consiglio. Giordano e il resto dell’opposizione non hanno comunque issato bandiera bianca e lunedì sarà inoltrata una nuova richiesta. Al di là di queste informazioni, il discorso di Giordano si sposta poi rapidamente sull’intervista odierna rilasciata alla stampa da Stefano La Verde. Per Giordano, l’ex Vice Sindaco «Ha profilato un sistema di potere preoccupante in seno a Palazzo di Città parlando di personaggi che possono accedere all’ufficio del sindaco senza neanche bussare […]. Personaggi che – sottolinea Giordano – non hanno niente a che fare con l’amministrazione comunale».

Secondo Giordano, così facendo La Verde ha «gettato ombre di dubbia moralità sul Comune di Avellino». Proprio per questo, il consigliere sostiene che «il sindaco ha il dovere di fare chiarezza sulla affermazioni di La Verde» perché quest’ultimo ha tratteggiato un «sistema clientelistico inaccettabile». Tutto ciò, per Giordano, rende ancora più urgente l’esigenza di convocare un Consiglio comunale al fine di «trasformare un inciucio in opposizione politica». Infine, Giordano fa alcune considerazioni sulla nuova giunta, affermando in primo luogo il suo stupore per il fatto che ci siano persone disposte ad accettare un incarico da assessore senza che sia stato reso noto perché i predecessori sono stati allontanati: «Non conosciamo il giudizio del sindaco sull’ex giunta», afferma Giordano, che ritiene tutto ciò il sintomo di «una confusione totale. Ogni 3 mesi si ricomincia daccapo». Proprio per questo, Giordano afferma che la nuova giunta è «un po’ di fumo negli occhi per far vedere che si è presa qualche decisione» ma che è in realtà «la scelta operata da un accrocchio politico formato da Foti e i personaggi di cui si circonda».

Tuttavia è su Marco Cillo, proveniente dall’associazione Libera contro le mafie, che Giordano si sbottona un po’ di più, ammettendo di non condividerne le scelte e confidando di avergli suggerito di non accettare l’incarico «perché si sarebbe infilato in un fallimento garantito». Secondo Giordano, inoltre, Cillo «ha cominciato male: ha detto che sul Comune c’è la Camorra ma non ha detto chi la rappresenta». Giordano conclude il suo intervento con una frase lapidaria che riassume il suo giudizio sulla nuova giunta: «sono cambiati i nomi ma non sono cambiati i modi. Il secondo intervento è quello di Roberto Montefusco, secondo il quale, «dal quadro di queste ore si capisce che non è vero che questo è stato un passaggio amministrativo e non politico», in quanto tutto ciò rende chiaro che «al Comune siamo davanti a prove tecniche di partito nazionale».

Montefusco ritiene che la nuova giunta sia «di basso profilo» e che pertanto non sia adatto alla città, per la quale «è necessario un governo vero, non un’amministrazione che arriva sempre dopo i fatti». Con queste premesse, per Montefusco «non ci sono motivi per presumere che le cose cambieranno», motivo per cui «riconfermiamo la nostra collocazione di opposizione». L’ultimo a prendere la parola è Tony Della Pia, il quale, oltre a condividere le affermazioni di Giordano e Montefusco, afferma che «non siamo per nulla sorpresi di quello che sta accadendo e ci interesserebbe davvero poco se non si trattasse di Avellino». Della Pia afferma che «questa è una città sofferente, immersa in cantieri caratterizzati da corsi d’opera privi di organizzazione». Per quanto riguarda le affermazioni di Cillo, invece, Della Pia asserisce che «noi chiederemo alla Procura di approfondire» perché «le cose dette vanno dimostrate».

Infine, Della Pia chiarisce che «siamo più all’opposizione di ieri perché il Pd proietta negli enti locali gli scontri legati alla gestione dei sistemi di potere». Della Pia, però chiede che siano anche i cittadini a dire la propria quando «i soldi pubblici vengono spesi male e per opere di dubbia utilità, come a Rione Aversa», sostenendo la necessità di «un moto d’orgoglio». Ultimo punto toccato dal Segretario di Rifondazione è la bonifica dell’ex Isochimica: «stiamo spendendo soldi per un’operazione già effettuata due volte (la verifica di presenza di amianto nella sede dello stabilimento, ndr). Stiamo spendendo 300mila euro per vedere se l’amianto è ancora lì!». Secondo Della Pia, per risolvere realmente il problema «è necessario far inserire l’Isochimica tra i siti inquinati di interesse nazionale». Con un’ultima battuta, prima di concludere l’incontro con la stampa, Giordano ribadisce che «quello che dicono La Verde e Cillo è sintomo di una sorta di Roma Capitale» ragion per cui, «se non è vero, faccia una conferenza stampa e smentisca il suo vice».

Source: www.irpinia24.it