Consiglio Comunale – Foti spiega l’azzeramento della giunta

Opposizione garantisce numero legale. Presente anche un gruppo di lavoratori dell'ACS

Lavoratori ACS

Avellino - È stato un Consiglio contraddistinto dalle alte temperature quello che si è svolto oggi in Comune, ma non solo per via del caldo afoso causato da un cielo plumbeo e carico di pioggia. Ad alzare ulteriormente il livello delle temperature, infatti, è stata la presenza di un gruppo di lavoratori che gestiscono le aree chiuse per il parcheggio in città (foto a sinistra), ma non solo. Dal punto di vista politico, la questione sicuramente più interessante è che è stata l’opposizione a consentire il raggiungimento del numero legale per considerare valida la seduta, elemento che Giancarlo Giordano non ha mancato di sottolineare prima dell’apertura dei lavori asserendo che «In un momento così delicato questa è una considerazione da tenere presente».

Visto l’azzeramento della giunta, difatti, la tensione tra gli equilibri politici al Comune è più forte che mai, come dimostra anche l’ufficializzazione della fuoriuscita di Nadia Arace dal Pd, già annunciata negli scorsi giorni ma ora ufficializzata. Nonostante l’opposizione abbia assicurato lo svolgimento della seduta, non sono mancati i malumori, come quelli provenienti da Domenico Palumbo, che si è lamentato del velo di segretezza steso dal Sindaco sull’azzeramento della giunta affermando che egli «è tenuto a dirci se la giunta c’è o non c’è. Non dobbiamo leggerlo dai giornali», ma anche quelli espressi da Costantino Preziosi, che ha evidenziato come «ogniqualvolta c’è stata una rottura, il Sindaco ha promesso che ci sarebbe stato un cambio di passo ma ciò non è mai avvenuto».

Non si discosta molto l’intervento fatto da Nicola Di Battista, che in maniera più diretta ha ricordato che «gli assessori li ha scelti il sindaco» e che, perciò, se «è cambiata 4 volte, se ha sbagliato 4 volte, è lecito chiedersi se sia la giunta o il sindaco a non andare bene», arrivando ad affermare che questa instabilità potrebbe essere «la conferma che questa città è amministrata nelle segrete stanze dei partiti. In un ulteriore intervento, l’on. Giordano si è anche rivolto al Sindaco affermando «umanamente le sono vicino ma lei è attorniato da silenzi ed assenze troppo spesso. È troppo evidente che la sua maggioranza non vuole o non può supportarla e sostenerla. Non è la prima volta che ci troviamo in questa condizione né la prima che la città resta senza un governo», per poi invitare il sindaco a spiegare il perché dell’azzeramento della giunta.

Al suo primo intervento, Foti ha ringraziato l’opposizione per aver garantito il numero legale necessario allo svolgimento del Consiglio Comunale e ha subito sottolineato che «L’attività amministrativa si svolge in un contesto difficile per questioni di lungo termine oramai incancrenite» ed è in quest’ottica che « Il sindaco ha sentito la necessità di rafforzare l’azione della giunta. Non sono mai stato servo sciocco o inconsapevole di chicchessia». Foti ha anche affermato di essersi «mosso sempre negli interessi della città» e di non aver aperto «tavoli con le fazioni». D’altro canto, il Sindaco ha in qualche modo rimproverato chi ha dato eccessivo ascolto alle indiscrezioni: «L’unica fonte ufficiale su cosa intende fare il sindaco, è il sindaco stesso. Non i corridoi della città».

Fra gli argomenti all’ordine del giorno, particolare attenzione viene riservata alla questione dei parcheggi, in merito alla quale il Sindaco ha letto dinanzi all’assise un’informativa con cui ha ricostruito la storia della vicenda per affermare che, a distanza di oltre 10 anni (dato che l’Azienda Città Servizi nacque con la delibera 131 del 3 dicembre 2002), «In un una nota del 26 giugno 2015, il colonnello della Polizia Municipale Michele Arvonio ha evidenziato che l’atto di rinnovo contrattuale tra Comune e ACS contrasta in contrasto con con l’art. 57 del decreto legislativo del 12 aprile 2006» e che, perciò, «tale contratto è illegittimo», il che rende evidente «la necessità di eseguire una gara d’appalto per la cessione dei servizi».

Il Sindaco ha anche precisato che «nelle more della gara, si è deciso di affidare le aree di parcheggio al comandante della polizia municipale Michele Arvonio». Tuttavia la risposta non ha esattamente soddisfatto i presenti, specie i lavoratori delle cooperative sociali presenti, i quali hanno espresso diversi dubbi parlando con la stampa all’ingresso di Palazzo di Città: «è un’ingiustizia perché l’affidamento sarebbe scaduto il 25 ottobre, ora non sappiamo che fine faremo», commenta uno dei lavoratori, che aggiunge «tanti ragazzi con problemi sociali sono stati recuperati e sopravvivono grazie a questo lavoro: senza ciò, questi ragazzi che fine faranno?».

Ci vuole poco a scoprire il vero desidero dei lavoratori, ovvero quello di ottenere una sospensione del blocco e di poter lavorare fino ad ottobre, quando poi sarà fatta la gara pubblica per assegnare gli spazi al centro della vicenda. «Se il manager dell’ACS ci avesse detto che avremmo dovuto partecipare ad una gara, noi non avremmo avuto problemi a farlo», sostiene un portavoce dei lavoratori, che fa il punto sulla drammaticità della situazione ricordando che «tra di noi c’è gente che non ha neanche i soldi per comprare il latte ai figli […]: devono andare a delinquere? Ognuno di noi guadagnava al massimo 25-30 euro al giorno». Tuttavia, la cosa che appare meno comprensibile agli occhi dei lavoratori è che «non era urgente fare questa revoca: ci hanno fatto lavorare per 10 mesi, datecene altri 2 e nel frattempo preparate il bando di gara», conclude il portavoce.

Source: www.irpinia24.it