Taccone (UILTEC): “Avevamo ragione in Alto calore Servizi”
Le dichiarazioni di Ciro Taccone, Segretario UILTEC Avellino e Benevento
Avellino – «Dopo le nostre perplessità enunciate rispetto la nuova riorganizzazione in ACS, prendiamo atto, positivamente, di una susseguente convocazione per il prossimo 20 luglio. Auspichiamo che detto incontro sia fattivo, di sostanza e che affronti le numerose questioni ancora irrisolte. Per questo, diventa premessa indispensabile il ristabilire le condizioni di partenza, ritirando, anzitutto, tutte le incongruenze e le forzature finora propinate con ordini di servizio “spot”. In particolare vanno annullati i trasferimenti punitivi e strumentali (specie quelli extra provincia, vedi settimi e ottavi livelli inspiegabilmente allontanati dal servizio utenza) che creano palesi ingiustizie, disagi, oltre che aprirsi per facili evoluzioni di carriere, poste molto generosamente, ma assolutamente evitabili.
Non si giustificano, affatto, trasferiti da Avellino a Montesarchio e trasferiti da Montesarchio ad Avellino. Invece di giocare con le destinazioni dei lavoratori, vanno ricollocati correttamente, con il buon senso e nel rispetto del CCNL, gli incarichi nei vari Servizi e Settori (ruoli aziendali primari) con ovvia prelazione in favore di lavoratori professionalmente validi e già inquadrati nei medesimi livelli da ricoprire. Viceversa, vanno evitati affidamenti a lavoratori inquadrati con livelli di molto inferiori al ruolo da ricoprire che, oltre ai naturali dubbi, l’illegittimità consumata nei confronti degli aventi titolo, diverranno anche questi, solo vertenze e/o transazioni, sempre più, in auge in ACS.
Vanno definiti, inequivocabilmente, gli organici delle varie strutture ipotizzate, i profili professionali ivi allocati e, soprattutto, i criteri di confluenza delle professionalità esistenti. Vanno individuati e nominati contestualmente al varo della riorganizzazione, tutti i ruoli di quadro e dirigenti previsti senza rimandi ingiustificati ed allarmanti che creano altri “lavoratori emarginati” di altissimo livello, imprudentemente sradicati dai precedenti ruoli e accatastati nel limbo degli indefiniti, vedi il responsabile ufficio trasparenza, vedi il responsabile del personale o di altri, addirittura dirigenti, trasferiti dal settore depurativo allo staff della presidenza; praticamente in perfetto parcheggio.
Non si comunica solo l’architettura generale di un progetto di riorganizzazione per poi disegnarselo, nei fatti, con mano libera, un poco alla volta e a proprio piacimento. Su tutto, invece, date le oggettive condizioni economiche/finanziarie, si dovrebbe tendere a una riorganizzazione/efficientamento dell’azienda a costo zero e che si proponesse, soprattutto, di riutilizzare tutte le risorse umane e professionali già presenti, senza ulteriori costi occulti. Una riorganizzazione che non sia figlia, ancora una volta, di risposte politiche/personali ma che si proponga di rendere l’ACS, una vera Azienda di Servizio. Una ristrutturazione che sia propedeutica al prossimo affidamento del servizio che sia pronta al contraccolpo dell’adeguamento delle tariffe, degli investimenti sulle reti, dell’efficientamento del servizio, del contenimento dei costi. Di questi fondamentali, c’è poco o nulla!
Non c’è consentito perderci, ancora una volta, in soluzioni approssimate, dannose, definite via, via dal “gestore di turno” e che rispondono, soltanto a esigenze e desiderate estranee al servizio idrico. Solo con queste fondamentali precondizioni non esisteremo a condividere e sostenere percorsi meritevoli, fatti anche di sacrificio e impegno, viceversa, saremo acerrimi contrari». Questo quanto riferito da Ciro Taccone, Segretario UILTEC Avellino e Benevento.