Irisbus, ostacolo gare d’appalto. I sindacati: “Valle Ufita estromessa”

La lotta Irisbus non trova conclusione. Dopo l'ottenimento della cassa integrazione, arriva il problema delle commissioni.

cgil cisl, uil fismicAvellino - Cassa integrazione finalmente sbloccata ma per i dipendenti Irisbus non c’è ancora pace.

Dopo aver superato questo primo ostacolo, infatti, l’Irisbus deve avere fare i conti con le commesse poichè, visto il tipo di gara d’appalto messa in atto dall’Atac di Roma, la IIA si vede privata di un’importante possibilità: “Il Governo deve intervenire quanto prima” - dichiara Silvia Curcio, operaia Irisbus - ho chiesto di incontrare il Ministro Delrio quando verrà in Valle Ufita affinché possa sensibilizzare le municipalizzate; non è accettabile proporre gare di questo tipo che escludono la nuova società. Il Governo si è speso per far rinascere il polo autobus, ora invece la strada è letteralmente spianata per la Fiat. Da oggi in poi – aggiunge – ci impegneremo affinché lo stabilimento riparta e per fare in modo che la nostra azienda partecipi alle gare, senza le quali avremo vita breve”. L’assemblea di questo pomeriggio, avvenuta al Samantha della Porta, era aperta a tutti i parlamentari irpini; unico presente l’on. Giancarlo Giordano. Su questo la Curcio ha commentato: “Avevamo scelto il lunedì in quanto loro giorno libero ma, nonostante questo, solo l’onorevole Giordano ha voluto presentarsi per ascoltarci. Ma questo è irrilevante – ha concluso -, possiamo incontrare loro anche in separata sede o in altre occasioni, l’importante è essere ascoltati”.

Presenti i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fismic. Ad intervenire Sergio Scarpa, segretario generale Cgil: “L’Atac di Roma ha predisposto una gara d’appalto aperta solo alle aziende che negli ultimi tre anni hanno portato un certo fatturato e hanno dalla loro parte anche sponsorizzazione delle banche; una gara aperta, dunque, solo alle grandi industrie.  La IIA incontra, dunque, grosse difficoltà nel partecipare alle gare d’appalto di un questo spessore. E’ un’assurdità tutta italiana. La politica italiana e irpina – ha concluso – avrebbero dovuto lottare per questo. Noi sindacati alzeremo il tiro e faremo sentire la voce dei lavoratori”

Ad intervenire anche il segretario Fismic Giuseppe Zaolino che, dopo i ringraziamenti all’on. Giordato per la sua presenza all’assemblea, ha dichiarato: “Siamo arrivati ad un bivio, è chiaro a tutti. Questa vertenza si è arenata, Del Rosso ha è stato costretto a chiedere aiuto alle parti sociali dicendo a tutti noi di essere stato lasciato solo. Corriamo il rischio di una crisi immediatamente successiva alla riapertura di Valle Ufita. Siamo ritornati al punto di partenza, il nostro grido di allarme – ha concluso – è che la nostra vertenza arrivi a Palazzo Chigi all’attenzione dell’on. De Vincenti. E’ necessario un intervento della politica altrimenti sarà stato un buco nell’acqua. Due le nostre parole d’ordine, continuità e concretezza. Confidiamo in una risoluzione immediata”.

 

 

Source: www.irpinia24.it