Irisbus e Fma, Zaolino(Fismic): “Verso la chiusura della cassa integrazione”

Giuseppe-ZaolinoAvellino - L’industria irpina riacquista ossigeno.

Il Segretario Fismic Avellino Giuseppe Zaolino ha comunicato importanti passi avanti per due importanti stabilimenti irpini, l’Irisbus e la Fma. “E’ stata approvata finalmente la cassa integrazione, una delle preoccupazioni principali dei dipendenti Irisbus che da tempo ormai non erano più in condizioni di andare avanti. Ora possiamo concentrarci sulle politiche industriali e questo – ha aggiunto – significa che l’on. De Vincenti, in qualità di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, può e deve dare una svolta alla vertenza per ricreare attenzione sull’Industria Italiana Autobus. Tutto girava intorno alla possibilità di creare un’industria italiana che ammodernasse il parco autobus in Italia, ora si corre il rischio concreto di non consentire all’imprenditore caricatosi di quest’onere di proseguire alla pari dei colossi nazionali e internazionali”.

“Abbiamo tutti fatto una falsa partenza - polemizza Zaolino -, dobbiamo riportare le lancette dell’orologio di questa vertenza al 16 di Dicembre 2014. Valle Ufita rischia di non riaprire mai più ma non dimentichiamo che c’è chi in Parlamento rappresenta l’Irpinia, dovranno essere proprio loro a correre al capezzale di questo ammalato. Se il Governo non si applica per la risoluzione di questo problema torneremo ai tamburi di guerra. La vertenza è tornata ai nastri di partenza”. 

Secondo il segretario Fismic Avellino è solo una la soluzione primaria per risolvere il caso Irisbus: “E’ necessario che nelle gare d’appalto ci sia la massima trasparenza e che, così come in Francia, anche l’Italia valorizzi i produttori locali scrollandosi da dosso l’idea di essere tutti esterofili. Abbiamo - ha spiegato – un’azienda di 200 persone capace di produrre qualunque tipo di autobus; per favorire il loro lavoro bisogna riorganizzare una politica industriale che valorizzi il prodotto nostrano. Ciò consentirebbe la riapertura dello stabilimento in Valle Ufita e il proseguimento del lavoro a Bologna altrimenti, quanto fatto ora, sarà stato solo un buco nell’acqua”.

Nel contempo, la Fma di Pratola Serra si prepara alla produzione dei nuovi motori diesel della nuova Giulia Alfa Romeo: “Lo avevamo già annunciato. Dobbiamo essere orgogliosi che in Irpinia vengano prodotti i propulsori di una macchina come la nuova Giulia dell’Alfa Romeo, presentata ieri ad Arese. Un prodotto che farà il giro del mondo, un modello su cui Marchionne e la Fca puntano per rilanciare l’Alfa Romeo in Italia e nel mondo. Lo stabilimento di Cassino che la produce sa bene che il propulsore 2.2 prodotto dalla Fma, dotato di un’alta capacità di ripresa, un impatto ambientale molto vicino allo zero in grado di abbassare di molto i consumi e dotato di un basamento in alluminio, è alta tecnologia. Tutto questo – ha concluso – succede in Irpinia, un orgoglio per i 2mila dipendenti della Fma e della Fismic che ci ha visto giusto, permettendo alla Fiat di investire nello stabilimento di Pratola. Ci avviamo finalmente verso la ripresa e la chiusura della cassa integrazione”.

Source: www.irpinia24.it