Onorevole Petracca: “Basta difenderci, è il tempo della proposta” – L’intervista

Il neo eletto Consigliere regionale parla ad Irpinia24 delle varie criticità del territorio, dalla Sanità, al "Napolicentrismo" fino alle infiltrazioni nei pubblici appalti della criminalità organizzata. E ribadisce ancora una volta la posizione dell'Udc, che non si colloca né a destra né a sinistra...

petracca-udc-atripalda-601x481Avellino – Maurizio Petracca, è il neo eletto Consigliere regionale tra le fila dell’ Udc a sostegno di De Luca Presidente. In Irpinia ha sfiorato i 7500 voti. E’ stato Assessore all’Urbanistica del Comune e della Provincia di Avellino. Aspetta di insediarsi a Palazzo Santa Lucia per approfondire e risolvere le criticità del nostro territorio, come annunciato più volte in campagna elettorale. Lunedì si terrà il primo Consiglio regionale, in cui  Vincenzo De Luca verrà sicuramente sospeso, come annunciato anche dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. In ogni caso la Campania avrà il suo Governo e come ci ha detto con tono deciso e determinato l’onorevole Petracca: “E’ arrivata l’ora di muoverci in attacco”. 

 Onorevole quali sono le circostanze che hanno determinato la sua vittoria?

La mia vittoria è la vittoria di un gruppo che si è candidato a dare un contributo al Governo della Regione Campania e come era auspicabile poi è avvenuta l’elezione. Non ci sono state una serie di concause. L’unica motivazione credo sia il lavoro che un gruppo solido ha sempre dimostrato negli anni, a favore degli interessi della collettività e del territorio. Quando uno si candida, si candida sempre con la speranza di essere eletto. Io sapevo che avevo la possibilità e questa poi si è avverata, la certezza non ce l’aveva nessuno“.

Lunedì ci sarà il primo Consiglio regionale. Il presidente De Luca ha affermato più volte di voler comporre una Giunta formata per la maggior parte da tecnici. Che ne pensa di questa scelta, considerando la passata esperienza con il Governo Monti?

“La questione non credo dipenda dai tecnici o non tecnici. Quando si riveste il ruolo si è tutti politici, non esistono più i tecnici. Anch’io sono stato assessore del Comune e della Provincia di Avellino da tecnico. Ma il tecnico una volta che diventa assessore è praticamente un politico. Non mi soffermerei, quindi, sull’etimologia delle parole o sulla tipologia dei tecnici o dei politici, quello che conta  è la capacità di un gruppo  di portare avanti un Governo per il territorio, al di là del fatto che le persone che lo compongono sia prese dalla società civile, dai partiti, ecc. E’ ovvio che ritengo che la soluzione migliore sia sempre un giusto mix tra esperienza e novità“.

Ancora non è noto se toccherà un assessorato alla nostra provincia. In ogni caso possiamo dichiarare che si è conclusa l’era del “Napolicentrismo” a discapito sopratutto delle zone interne dell’Irpinia? 

Il problema è quello che il Governo potrà fare per le aree interne. Noi con De Luca abbiamo stretto un accordo su questo e ci faremo promotori degli interessi di queste zone. Io auspico, come negli accordi pre  elettorali che le aree interne  siano tenute in debita considerazione. Poi gli assessorati non modificano la volontà o meno di dare risalto a questi territori“. 

Nel primo incontro con gli altri tre consiglieri eletti ha sottolineato che l’onorevole Giuseppe De Mita, nello scorso Governo, ha dovuto procedere più volte alla difesa del territorio. Può approfondire questa affermazione?

“Questa non è mia riflessione o qualcosa che sta nella mia immaginazione, sta negli atti, nei fatti. Il Governo aveva cancellato gli ospedali in Alta Irpinia e grazie all’intervento dell’ Udc è stato riaperto l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi ed è stato dotato di una serie di strutture che non aveva. Ma non solo, sono stati fatti una serie di atti sempre a difesa del territorio e credo che l’unico partito che si è smosso sempre in questa direzione è il nostro . Mentre negli ultimi cinque anni, ma forse anche negli ultimi dieci anni ci siamo mossi sempre in difesa, è arrivata l’ora di muoverci in attacco. Non bisogna aspettare che il Governo proceda ad atti per  provare a tutelare quelle che sono le nostre prerogative e quelli che sono i nostri territori, è il tempo della proposta. Oltre a noi Consiglieri che rappresentiamo coloro che ci hanno portato in Consiglio regionale, tutti si devono far carico della proposta a partire dagli amministratori“.

Ancora non ha idea di quale sarà il suo primo atto perché, come più volte ha spiegato, le criticità della provincia sono innumerevoli. Volendoci soffermare, però, sulla questione Sanità, come bisogna procedere? Ed il piano redatto da Caldoro può essere utilizzato?

Il piano redatto da Caldoro proviene da un piano datato. C’è una questione di difficoltà oggettiva : quel piano che Caldoro ha ereditato e che poi ha fatto suo con qualche modifica, non funziona per una serie innumerevole di motivi. Non si è tenuto conto delle prerogative dell’Irpinia, delle esigenze delle aree più lontane dal capoluogo, non si è tenuta in debita considerazione la meritocrazia ed il fatto che il piano ospedaliero deve farsi carico delle criticità, attivando anche i servizi sul territorio. Al Moscati negli ultimi cinque anni non so quanti dipendenti sono andati in pensione, bisognerebbe chiederlo al Direttore generale. Ma da quello che ho letto sui giornali sono davvero tanti e non sono mai stati rimpiazzati. L’ospedale è sull’orlo del collasso. Credo che se non si sblocca il turn over o non si trova una formula alternativa, l’ospedale tra qualche mese non potrà neanche più  offrire i servizi primari. Qualcosa che modifichi lo status quo è indispensabile farlo“.

Un’altra questione molto attuale in Campania è l’infiltrazione della criminalità negli appalti pubblici. Come si può evitare ciò?

Innanzitutto provando ad eliminare le gare al massimo ribasso, che sono quelle che evidentemente consentono l’infiltrazione della malavita negli appalti pubblici. Le gare al massimo ribasso nascondono sempre dietro qualcosa che non va. Paradossalmente bisognerebbe verificare che le gare con ribasso superiore al 30% avvengono sempre nelle stesse aree geografiche della Campania ed nel 99% dei casi queste sono sempre oggetto di riserva successivamente. Servirebbe una modifica del Codice degli Appalti, tra l’altro proprio questo prevede che  si possano fare altre tipologie di gare. Non capisco perché alcune amministrazioni continuano ad adottare quella del massimo ribasso che è la peggiore“.

L’Udc è ora un partito di centrosinistra?  

No, l’Udc non crede nel blocco del centrodestra ed del centrosinistra. Sfido chiunque a dire oggi qual è  la differenza di proposta politica di questi cosiddetti  due poli. Come facemmo cinque anni fa che stringemmo un accordo programmatico con Caldoro Presidente, quest’anno e per i prossimi cinque anni abbiamo fatto un accordo programmatico con De Luca Presidente. Abbiamo rotto con Caldoro quando le cose non andavano bene,  altrettanto faremo con De Luca nel caso in cui avremo visioni contrapposte. Sono convinto, però, la gestione De Luca sarà diametralmente opposta a quella di Caldoro“. 

Source: www.irpinia24.it