Forza Italia riparte dalla Città per rilanciare l’Irpinia

Presenti all'incontro l'avv. Micera, il rappresentante di Assocasa Amodeo e il Sen. Sibilia

Slogan Micera SibiliaAvellino - Ripartiamo dalla Città per rilanciare l’Irpinia: è questo l’ambizioso titolo dell’incontro tenutosi stamattina al Circolo della Stampa di Avellino, con cui Forza Italia inaugura il ciclo di meeting che avrà l’obiettivo di ricostruire i rapporti con i cittadini, ascoltarne i problemi e riportarli alle urne alle prossime elezioni. Il primo a prendere la parola è l’avvocato Nicola Micera, forzista della prima ora, che giustifica l’incontro con l’intento di «dare una svolta alla nostra città, che sta vivendo un momento drammatico di cui anche i cittadini soffrono». Scendendo più nei dettagli, Micera richiama l’attenzione su alcune problematiche precise: «vediamo innanzitutto una forte crisi nell’economia, nelle attività produttive, nel commercio […]. Le politiche sociali non si vedono e non si sentono […]. Non è questa la città che vogliamo».

Difatti, afferma Micera, «Noi vogliamo una città che deve cambiare […]. Questa deve essere una città che deve saper dare un futuro a noi e ai nostri figli» e, tuttavia, «l’amministrazione comunale attuale non sta dando segnali in questo senso». A circa metà del suo intervento, Micera chiama in causa anche la sua diretta esperienza da assessore, durante la quale sostenne «una forte politica di promozione del territorio» tramite «iniziative che portassero persone in città. Questa città ora rischia di diventare un dormitorio. È desolata […]. Le persone non vengono più in questa città bloccata». Eppure, per Micera, le soluzioni ci sarebbero: «Dobbiamo sfruttare la posizione geografica perché diventi un punto di riferimento. Abbiamo la possibilità di avere autostrade, aeroporti vicini, porti ben collegati. Su questo bisogna investire» e per le politiche sociali asserisce che «chi ha un problema non può trovare al palazzo di città una caserma. Deve trovare innanzitutto un front office disposto ad ascoltare. Vogliamo che la casa comunale sia una casa aperta».

Inoltre, «bisogna sviluppare la vivibilità nelle periferie» e riconoscere che «abbiamo problemi di viabilità perché non ci sono aree di parcheggio, fondamentali per il commercio». Ma la rivelazione più importante è sita alla fine dell’intervento «Io do a Cosimo Sibilia, la mia disponibilità ad essere candidato alle prossime elezioni comunali» perché, per Micera, «c’è la forte possibilità che si vada al voto prima della fine del mandato», ragion per cui «questa mattina noi lanciamo una sfida per una città che sia nuova e competitiva». Dopo Nicola Micera, la parola spetta ad Anna Amodeo, rappresentante del sindacato Assocasa, di cui è responsabile dal 1990, e già candidata di Forza Italia alle passate elezioni. Amodeo comincia subito con una serie di affermazioni che non ammettono repliche: «È evidente; è sotto gli occhi di tutti che la città di Avellino è nel totale abbandono[…]. I cittadini sono provati dal totale immobilismo del nostro sindaco, che continua a non fare niente mentre i cantieri bloccano il traffico di Avellino».

Naturalmente, il discorso di Amodeo si concentra soprattutto da quanto fatto finora dall’amministrazione comunale in merito alle politiche sociali e, soprattutto, sull’emergenza casa «io non ho mai visto una tale immobilità. La graduatoria è ferma dal 2013! Dal 2013 il sindaco non ha fatto neanche un’assegnazione e sono ben 600 i casi in graduatoria». Ma Amodeo richiama l’attenzione dei presenti anche su altre questioni non meno importanti:  «i prefabbricati post-terremoto, zeppi di amianto, sono abbandonati e molti dei presenti in graduatoria ci vivono. Sono bombe di amianto che respiriamo tutti i giorni e il sindaco non fa niente». A riprova di ciò, Amodeo sostiene anche che «mai Avellino è stata così sporca» e sottolinea, soprattutto, che «il sindaco non riceve neanche per appuntamento […]. Un sindaco che non riceve l’Assocasa e scappa dal garage del comune è un sindaco che non va rieletto e che deve dare spazio a chi vuole governare». Sempre in merito alle abitazioni, Amodeo evidenzia che «in diversi comuni della provincia, la Tasi è stata abbattuta per stare vicino ai cittadini meno abbienti. Nella città capoluogo la Tasi si paga e si paga salata» e ricorda che «se il sindaco non dà direttive sociali agli impiegati, troveremo sempre l’impiegato fannullone perché questa è la direttiva che Foti ha dato: “fregatevene della povera gente!”».

Con amara ironia, Amodeo sostiene che «un sindaco del popolo, come si è definito in campagna elettorale, deve stare vicino al popolo!» mentre oggi «abbiamo 1400 persone senza contratto di locazione perché il sindaco non si è mai preso la briga di registrarli, comportando l’esclusione degli inquilini dai bonus». In conclusione, Amodeo afferma: «il sindaco è assente ed è irraggiungibile per discutere dei problemi. Io chiedo a Forza Italia e al senatore Sibilia di continuare ad aiutarci» perché «a noi serve una politica sociale di sostegno quotidiano». A concludere l’incontro in poche sintetiche battute è il Senatore Cosimo Sibilia, che afferma di aver scelto di partecipare all’incontro «perché ho pensato fosse giusto discutere di cose serie e concrete rispetto all’assenza dell’amministrazione comunale di Avellino, che 2 anni fa fu eletta con slogan che proclamavano la sua vicinanza alla gente e che avrebbero trasformato la città ma che poi non ha dato nessuna risposta alle esigenze dei cittadini».

Con tono pacato ma deciso, Sibilia afferma che «qui non si sta discutendo di centrodestra o centrosinistra: siamo qui perché rappresentiamo la necessità di ottenere delle risposte che non ci sono state». Da ex presidente della Provincia, Sibilia denota che «Avellino non è più fulcro della provincia, non porta più i problemi dei vari comuni alla Regione, noi abbiamo un ente provinciale che è di secondo livello […]. L’unica cosa che è stata fatta è stato togliere il voto ai cittadini». In merito alle recenti elezioni regionali, Sibilia afferma che «Noi dobbiamo rispettare il voto degli elettori, ne abbiamo il dovere […]. Io sono stato critico rispetto ai 5 anni di governo di Caldoro ma ho sostenuto la mia parte politica […]. Ma come centrodestra dobbiamo confrontarci anche con un presidente della regione di centrosinistra. Abbiamo bisogno di risposte». Per Sibilia, il maggiore problema delle regionali dello scorso 31 maggio è che «il moderato è rimasto a casa e non è andato a votare» ragion per cui «noi lo dobbiamo riportare alle urne con considerazioni e proposte serie come quella di stamattina […]. Dobbiamo essere un partito che include. Dobbiamo dare risposte superando gli steccati politici», conclude Sibilia.

Source: www.irpinia24.it