Non è giusto … ma il calcio è così!

Lupi di cuore e d'orgoglio nella gara infinita del Dall'Ara. Botta e risposta fino allo scadere, Castaldo fallisce il match point! Amaro in bocca ma l'Avellino esce tra applausi!

profiloBologna – La vittoria più brutta della storia. L’immagine del presidente del Bologna con le mani nei capelli dopo la traversa di Castaldo allo scadere la dice lunga; l’Avellino sbanca il Dall’Ara 3-2 regalando, forse, una delle più belle prestazioni dell’anno dimostrando al mondo calcistico che non occorre avere top player e soldi a palate per giocare bene a calcio. Solo la sfortuna e alcuni episodi hanno frenato la corsa dei Lupi verso la A ma ciò che è accaduto oggi deve essere messo in bacheca come monito da seguire la stagione successiva, con qualche miglioramento  … questo è chiaro, per tentare il salto di categoria! I 3000 irpini giunti fino a Bologna hanno assistito alla prova del carattere e dell’orgoglio e il giusto compenso per i giocatori è l’applauso al triplice fischio  … perché è tutto meritato!

LA GARA.  I Lupi partono subito forte e dopo soli 7’ passano in vantaggio con Trotta che, servito da un traversone di Zito, si inserisce tra i due centrali e di sinistro batte Da Costa.

Acquafresca riacciuffa subito gli ospiti servito da una verticalizzazione di Kristicic (19’) ove Ely, preso un po’ in controtempo, perde la marcatura dell’ex-Cagliari che in scivolata piazza un diagonale alla destra di Frattali.

Il Bologna potrebbe sentenziare la gara, sempre con Acquafresca, dopo pochi minuti, in quanto la punta servito da un cross di Masina dalla destra incorna a botta sicura ma Frattali con una mano vola sotto al sette negando la gioia del raddoppio ai rossoblu.

Il cronometro scorre veloce e la gara sembra destinata a terminare la prima frazione sul punteggio di 1-1 finchè Regoli, servito da un corner dal limite dell’area, controlla e scambia con Trotta che con una finta si libera della marcatura e con un siluro fulmina Da Costa.

PAPERISSA FRATTALI.  Nella ripresa i padroni di casa pareggiano nuovamente con Cacia (subentrato ad Acquafresca) (50’)  il quale approfitta di un’uscita sbagliata di Frattali che, accorso fuori area per anticipare Sansone in volata, colpisce male la sfera finendo per servire il numero 9 bolognese che con un pallonetto dalla trequarti trova il gol a porta praticamente sguarnita.

CARDIOPALMA.  Quando le speranze irpine stanno quasi per svanire, in quanto il tempo scorre sempre più veloce, Kone (85’) trova il jolly sulla ribattuta del muro bolognese su una punizione di Bittante dalla destra che finisce per servire l’ex-Atalanta, il quale dal limite dell’area fa partire un missile che spacca la porta lasciando immobile Da Costa.

Rastelli, intanto ha già inserito tutti gli attaccanti a sua disposizione, compreso Castaldo (dentro per l’infortunio di Zito). Ed è proprio il bomber irpino che allo scadere ha sui piedi la palla del destino, servitagli da Kone, controllata magistralmente di petto e appoggiata di piatto destro a mezzo pallonetto sull’uscita di Da Costa ma la sfera colpisce la traversa interna ed esce fuori.

GRAZIE LO STESSO!  Il destino questa volta ha sorriso al Bologna ma non si può non spendere qualche parola sull’orgoglio e la determinazione di un Avellino battagliero temprato dal condottiero Rastelli che, contro ogni pronostico, stava per realizzare la seconda impresa consecutiva dopo il trionfo di La Spezia.

Oggi è stata scritta una pagina importante di calcio. Un calcio dove non contano i soldi investiti e i grandi giocatori, bensì un calcio che fa sognare e tenere sulle spine anche la formazione favorita. E’ vero, la storia si ricorda dei vincitori ma ci sarà sempre un archivio riservato agli eroi caduti con onore dopo 90’ di coraggio ed è li che troveremo pagine che ci regaleranno brividi di adrenalina e lacrime di passione. E’ questo il calcio che vogliamo vedere, è questo l’Avellino che vogliamo vedere  … GRAZIE RAGAZZI!

di Michael Mambri

 

 

Source: www.irpinia24.it