Stavolta il Cuore non basta, Bologna corsaro al Partenio – adesso si fa dura!

Emiliani di misura ad Avellino ma non è ancora finita. Irpini stanchi e con poche idee, tra sette giorni il ritorno ... servirà un'altra IMPRESA!

zitoAvellino – Stanchi e un po’ confusi alla mercè di un Bologna che non è stato la fiera che tutti si aspettavano. Partita tatticamente studiata bene da Delio Rossi che ha saputo coprirsi e soffrire … e vincere, a causa di errore irpino ( ma si parla anche di un leggero fuorigioco di Sansone nell’azione … questione di centimetri). Tutto ciò, non abbatte il popolo bianco verde, già prenotato per sostenere i propri beniamini nella trasferta del Dall’Ara tra esattamente una settimana perché non è ancora finita anche se l’impresa da realizzare, stavolta, sarà almeno dieci volte più complicata di quella effettuata a La Spezia. Ma va bene così, dopotutto l’Avellino è una mina vagante  … e può esplodere da un momento all’altro!

IN CAMPO.  Formazioni a specchio per Rastelli e Delio Rossi: 4-3-1-2 con trequartista e due punte per parte. Mokulu-Comi si oppongono a Sansone-Mancosu. Panchina sia per Castaldo che per Cacia e sulla mediana irpina Regoli, in veste inedita di mezz’ala rileva il collega Arini squalificato (rosso per doppia ammonizione nella trasferta di La Spezia).

CONTROPIEDE.  Il Bologna saggiamente aspetta nella propria metà campo non concedendo nulla ai padroni di casa e i Lupi girano spesso a vuoto … ancora un po’ acciaccati dalla dura prova di La Spezia, i ragazzi di Rastelli faticano a trovare la giocata.

Emiliani più furbi e più cinici, al 24’ passano in vantaggio su un disimpegno irpino a centrocampo scaturito da una verticalizzazione di Frattali; Matuzalem recupera la sfera e lancia Sansone a rete che sulla corsa brucia letteralmente Ely e giunto al limite dell’area con un diagonale fulmina Frattali sul secondo palo.

La tattica sembra funzionare, in quanto i Lupi, accusato il colpo, provano alla cieca a trovare il pareggio facendo partire un altro contropiede sempre dai piedi di Matuzalem che serve stavolta Casarini, il quale spara fuori sfiorando l’incrocio dei pali.

Troppo timida la reazione irpina che si rende pericolosa solo con un destro di Almici dal limite dell’area (37’) sporcato dalla deviazione di Buchel che per poco non batte Da Costa.

VOLONTA’.  Nella ripresa i Lupi giocano la loro carta segreta: il Cuore! Il pressing irpino inizia a diventare asfissiante e Delio Rossi corre ai ripari inserendo Acquafresca per uno spento Mancosu e Krsticic per Sansone, l’intento è quello di potenziare il centrocampo e tenere palla nella metà campo irpina affidandosi a un centravanti boa ma l’Avellino non si fa intimidire e si rende pericoloso sulla destra con Almici (61’) che con un traversone basso, ciccato da Mokulu, trova Zito che prova a sorprendere Da Costa sul primo palo ma l’estremo difensore emiliano riesce a respingere la conclusione con il piede.

COMUNQUE TRA APPLAUSI.  Al triplice fischio, sugli spalti è comunque festa in quanto i tifosi hanno compreso l’impegno della banda Rastelli e nonostante adesso si fa durissima la speranza è l’ultima a morire. “ Noi ci crediamo, ragazzi noi ci crediamo “  … questo il coro dei 1500 irpini, non sarà una passeggiata ma tutto è possibile, dopotutto il Bologna è avanti solo 1-0.

 di Michael Mambri

 

 

 

Source: www.irpinia24.it