Tragedia A16: urge intervento messa in sicurezza

Le cinque vittime di ieri si vanno ad aggiungere alle quaranta del luglio 2013, da allora c'è ancora la necessità di potenziare l'arteria

imageBaiano - 28 luglio 2013 – 25 maggio 2015, date che rimarranno scolpite nella mente di tutti gli irpini, giorni in cui l’A16 è diventata un’orca che ha divorato la vita di povere vittime, bersagli indifesi dell’atroce indifferenza delle istituzioni. 

Era il 28 luglio del 2013, una calda sera di estate. Un pullman con a bordo 40 persone precipitò in una scarpata sul viadotto Acqualonga sull’A16 Napoli – Canosa. Tra le vittime anche numerosi bambini. Tra i 15 destinatari dell’avviso di conclusioni delle indagini anche Giovanni Castellucci, amministratore delegato Autostrade per l’Italia.

Ieri 25 maggio nei pressi dello stesso tratto, all’altezza del casello di Baiano, un pulmino  con a bordo nove operai si è schiantato contro un guard – rail, finendo la sua corsa in una scarpata. Il bilancio è drammatico: cinque di loro sono morti sul colpo. 

Ritorna al centro la discussione la messa in sicurezza dell’A16. Solo oggi, solo dopo due anni. Ogni tragedia serve per ricordarsene,  magari strumentalizzarla nel vivo della campagna elettorale, per poi chiuderla nuovamente nel dimenticatoio, come se tutto ciò non ci appartenesse. 

Ad onor del vero quasi nessuno nel corso della battaglia politica che stiamo vivendo questi giorni ha mai nominato l’A16, tanto meno le 40 vittime del luglio 2013. Forse qualcuno ha accennato che esiste ancora la necessità di effettuare i lavori di potenziamento del raccordo Sa- Av…forse dopo che un operaio, una decina di giorni fa, ha dovuto dire prematuramente addio alla sua vita. 

Perché nessuno ha pensato prima di sollecitare gli enti preposti affinché si accelerassero i tempi per la messa in sicurezza? Perché dobbiamo sempre aspettare di piangere altre vittime per far riaccendere la discussione?

Bisogna che le istituzioni si attivino, ora. 

Source: www.irpinia24.it