Tiziana Guidi: “Il M5S è dialogante,ma non fa compromessi”- L’intervista di Irpinia24

Questa mattina la candidata del M5S, in corsa con Valeria Ciarambino per la Campania, ha risposto a qualche domanda, in vista del prossimo appuntamento elettorale.

tiziana guidi (3)Caldoro ha sempre rivendicato di aver investito nella scuola campana, secondo lei, volendo fotografare la realtà scolastica di questa Regione, che immagine ne viene fuori?

“Se Caldoro dice questo, io non me ne sono accorta. Gli interventi sono stati sporadici e non hanno colto degli aspetti essenziali. Sostanzialmente oggi non ci si rende conto che educare, insegnare sono compiti molto complessi. Qui in Campania c’è un abbandono scolastico pari al 22%, il doppio della media europea che sta al 10%. Sono i dati che smentiscono Caldoro, non io. Noi come M5S abbiamo proposto l’inserimento di figure professionali legate a progetti, come psicologi e assistenti sociali che possano intervenire sulle criticità. Non va sottovalutato il fenomeno della depressione giovanile, specie in Campania, di fronte al quale Caldoro non ha fatto niente. Non si può pensare di selezionare una figura che intraprenda un certo percorso con un ragazzo e poi lo abbandoni nel mezzo, perché il contratto ha raggiunto la scadenza. I progetti a tempo non producono nulla, occorrono professionalità stabili, veri e propri corsi di educazione alla genitorialità”.

Quale diritto lede principalmente il ddl sulla scuola di Renzi?

Sicuramente il diritto all’istruzione. Un decreto che prevede la chiamata di un insegnante, secondo le necessità, per gli studi affini vuol dire che i docenti insegneranno materie che non sono le proprie. Il nostro mestiere viene svilito, ma il problema vero è ciò che i ragazzi apprenderanno, il tipo di istruzione che riceveranno. Sono svariati gli aspetti di questa legge che mi preoccupano, come anche la mobilità del corpo docente, un altro diritto che verrà meno. Il M5S in Parlamento, però, qualche battaglia l’ha vinta. Abbiamo bloccato la schifezza del 5×1000 alla scuola, consci che moltissimi istituti che già hanno le risorse si sarebbero ulteriormente arricchiti e che quindi si sarebbe creata solo più diseguaglianza. E’ stato approvato un emendamento, da noi proposto, contro parentopoli nella scuola, che assolutamente non ci mette a riparo dal sistema clientelare, ma è già una piccola tutela. Abbiamo fermato le sponsorizzazioni, rivendicando la libertà dell’istruzione e della ricerca”.

Proprio di ieri la commemorazione di Falcone, ecco alcuni di quelli che un tempo si sarebbero chiamati mafiosi, oggi si chiamano impresentabili. Cosa è cambiato?

Diciamo che non sempre si tratta di mafia, ma di un tema di inopportunità politica, perché chiunque abbia dei carichi pendenti non dovrebbe presentarsi. Noi nel M5S abbiamo regole ferree e semplici e sono certa che non saremmo in queste condizioni se anche gli altri partite le avessero adottate. Nel tempo c’è stata una sorta di assuefazione alla corruzione, che finalmente ora trova denuncia nell’azione del nostro movimento, perché è impensabile che le persone perbene debbano mischiarsi con chi non lo è. Non si può essere conniventi con la disonestà”.

Con Sel e con la Lega avete intrecciato alcune battaglie comuni, crede che il M5S si prepari ad aprire una nuova stagione di dialogo?

“Qualsiasi parlamentare intellettualmente onesto direbbe che nelle commissioni il M5S è sempre stato dialogante. Noi votiamo i provvedimenti giusti, indipendentemente da chi li promuove. Purtroppo oggi si tende a confondere il dialogo con il compresso. Non abbiamo potuto votare la legge contro i vitalizi perché era palesemente una presa in giro dei cittadini. Non c’è nulla del testo originario, saranno estromessi dalla ricezione della pensione parlamentare solo i condannati a più di due anni. Per noi non c’è differenza tra chi è stato condannato due mesi o due anni, quando si sta nelle istituzioni bisogna onorarle”.  

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