L’addio a suor Letizia: che fine farà il Convento?

Stamattina i funerali della Madre superiore, nonché ultima abitante dell'istituto religioso "Santa Maria della Purità". Il consigliere Del Mauro: "Ora nasce l'obbligo di non far morire un'istituzione"

conventoAtripalda – Ieri ha dato l’ultimo saluto alla vita terrena suor Maria Letizia, Madre Superiore del convento Santa Maria delle Purità di Atripalda. Con lei se ne è andato un pezzo di storia e si è innescata la paura tra gli atripaldesi che la grande struttura che ospitava le suore sarà abbandonata a se stessa e non sfruttata. Per anni il convento delle suore ha rappresentato un punto di riferimento non solo per Atripalda, ma anche per i paesi limitrofi, sopratutto nel secondo dopoguerra quando si aprirono le porte e si donò una casa agli orfani. La struttura religiosa è stato anche il rifugio di molti anziani che quotidianamente dovevano fare i conti con la solitudine. 

Ad accendere i riflettori sulla questione il consigliere d’opposizione Massimiliano Del Mauro(Fi) che con sulle pagine di Facebook sottolinea il fatto che i cittadini hanno il diritto di sapere la sorte del Convento:

del-mauroE’ da qualche minuto terminata la cerimonia religiosa con cui è stato dato l’estremo saluto a Suor Maria Letizia. Ci hanno lasciato ormai tutte le Suore e nasce quindi l’obbligo di non far morire un’istituzione come quella del convento di Santa Maria della Purità. Centri sociali, sindacati ed istituzioni filantropiche non hanno mai fatto e mai potranno fare quello che per la nostra comunità hanno fatto le Suore. Il convento ha sempre rappresentato un punto di riferimento ed un vero ammortizzatore sociale. Migliaia sono state, dalla fondazione ad oggi ,le famiglie che hanno vissuto grazie all’aiuto che silenziosamente veniva loro dato dalle Suore. Tante le persone che, negli ultimi anni, hanno trovato supporto nelle religiose che fornivano vestiario e generi di prima necessità a chi , magari per la recente crisi, non era in grado di garantire la quotidianità alla propria famiglia“.

Erano abili, garbate e discrete  quando contattavano i più fortunati e reperivano fondi per aiutare i bisognosi, sottolinea Del Mauro. In tanti questo non lo hanno mai saputo ecco perché è importante promuovere iniziative che pubblicizzino l’importanza sociale del convento di Santa Maria. Tutto ciò non è in linea con lo stile riservato avuto sempre dalle sorelle, ma può essere di aiuto affinché Atripalda non abbia tra qualche anno un nuovo monumento all’incuria, all’insensibilità al degrado sociale-culturale-urbanistico. Dispiace infine l’assenza dell’amministrazione che non ha avvertito il dovere di partecipare in forma ufficiale alla funzione“. 

Source: www.irpinia24.it