Regionali ,Cgil e Uil chiedono ai candidati “l’antidoto” alla disoccupazione

Stamattina l'incontro ""Quale Irpinia in Campania, quale regione per l'Irpinia" al quale sono intervenuti i candidati al Consiglio regionale

20150519_105826Avellino – La campagna elettorale per le elezioni elettorali del 31 maggio sta entrando nel clou e le sigle sindacali della provincia di Avellino hanno preso l’occasione al volo per segnalare le proposte e le linee guida a coloro che rappresenteranno l’Irpinia a Palazzo Santa Lucia. 

L’incontro intitolato “Quale Irpinia in Campania, quale regione per l’Irpinia” si è tenuto stamattina presso il Circolo della Stampa di Avellino. Sono intervenuti, oltre i segretari provinciali di Cgil e Uil, Vincenzo Petruzziello e Luigi Simeone anche i candidati delle diverse liste che hanno illustrato le soluzioni e le problematiche da affrontare inserite nei loro programmi elettorali.

La Uil e la Cgil  pongono una esigenza di un cambio culturale della gestione anche politica del territorio. Noi non pensiamo l’Irpinia che ognuno vuole, ma vogliamo puntare all’Irpinia che noi possiamo porre all’attenzione della Regione e del Governo centrale. Rimettere  l’irpinia nella loro agenda significa saper fare delle scelte, provare anche a dire di no.L’Irpinia è diversa: l’area vasta di Avellino come città ha una funzione innegabile, l’Alta Irpinia, la zona del Solofrano, Vallo di Lauro – Baianese hanno all’interno delle diversità su cui puntare“.

I grandi progetti di accelerazione della spesa – continua il segretario provinciale della Uil –  devono avere un minimo del dono multiplo che è quello dell’occupazione, altrimenti non significano nulla. Noi pensiamo che devono essere monitorati nella loro evoluzione e nelle responsabilità di attuazione del progetto, ma non pensiamo che siano l’elemento cardine su cui continuare per i prossimi anni. L’Irpinia nella sua complessività è diversa, abbiamo delle zone stanno segnando degli aumenti demografici e quindi bisogna dare delle risposte ai nuovi nati, ai giovani. Altre zone, invece, stanno rischiando la desertificazione e bisogna intervenire con altri strumenti“. 20150519_110354[1]

A prendere parola dopo i rappresentanti delle due sigle sindacali, i candidati al Consiglio regionale:

Enzo De Luca (Pd) : “Voglio invitare i cittadini a recarsi alle urne il prossimo 31 maggio, perché la mancata partecipazione degli elettori mette a rischio la rappresentanza delle istituzioni di cui abbiamo bisogno. E’ necessario sottolineare un aspetto che spesso è confronto tra sindacati, la vicenda degli appalti e dei subappalti dove è forte la presenza della camorra. Questo è un problema che spesso viene dimenticato e che invece va assolutamente affrontato. Dobbiamo recuperare un bene comune che è il senso dello Stato. E questo lo si può fare entrando nel concetto che l’istituzione non deve rappresentare la “bottega” ma lo Stato“.  

Giuseppe Galasso (Fi) : “La nostra Provincia è stata sempre seconda a Napoli. Ora che i fondi europei sono ripartiti in modo equo possiamo creare nuovi investimenti e mettere l’Irpinia al pari con il resto della regione. Abbiamo turismo non sfruttato, trasporti che non funzionano. E dobbiamo recuperare molto anche nella sanità. Utilizzando le risorse europee dobbiamo tutelare la fasce deboli e per far fronte a queste istanze c’è bisogno di una stretta collaborazione tra politica e sigle sindacali. Chi governerà dovrà portare in alto il nome dell’Irpinia“. 

Rosetta D’Amelio (Pd): “ Per creare occupazione ci deve essere un’industrializzazione diversa rispetto al passato. Come ha dichiarato questa mattina un candidato di Sel su alcuni quotidiani, Caldoro ha cancellato il reddito di cittadinanza, che rappresentava un grande sostegno a chi guadagnava meno di 5mila euro all’anno. Se prima potevamo pensare a come creare occupazione, ora dobbiamo innanzitutto pensare a come sostenere le fasce deboli della società. Bisogna sfruttare al meglio i fondi europei per innescare un meccanismo virtuoso”

Francesco Todisco (De Luca Presidente) : “Per troppo tempo il dibattito si è concentrato sul Napoli – centrismo e siamo sempre stati su una posizione difensiva. Per creare un’economia industriale forte dobbiamo puntare sulla tecnologia, sviluppo, sulla ricerca della vocazione del nostro territorio, sull ‘agrindustria  trainante, puntando su aziende come Zuegg, Ferrero che stanno portando avanti il ragionamento della filiera corta per creare occupazione. Il progetto – pilota dell’Alta Irpinia è un’occasione che la classe politica non può farsi sfuggire”

Monica Spiezia(Ncd) : “La Regione deve essere vicina alla fasce deboli, ai giovani che sono il futuri. Bisogna creare progetti mirati per garantire l’occupazione e sfruttare i fondi europei fino all’ultimo centesimo. Spero che se verrò eletta posso rappresentare tra i banchi del Consiglio regionale con dignità ed orgoglio l’Irpinia“.

Anna De Luca(Sel):”Ho fatto parte della Cgil e sono una dipendente della Ferrero. Il problema dell’occupazione nelle nostre terre non trova soluzione, come il caso dei forestali. Ma ci sono anche altre emergenze tra cui l’acqua pubblica, le trivellazioni e le conseguenze sull’ambiente, i trasporti, la sanità che non funziona. Sono questioni che attendono ancora delle risposte“. 

Source: www.irpinia24.it