Giornata contro l’omofobia – Da Lussemburgo un assist importante per le coppie gay

Proprio di ieri la notizia che il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel ha celebrato il suo matrimonio con il compagno Gauthier Destenay.

image1 (7)Basta. Si è vero ci sono le regionali, si parla della nostra Campania e siamo tutti rivolti ai prossimi cinque anni. E’ il mese delle campagne elettorali, dei faccioni che tappezzano la città, in maniera legale o abusiva ormai poco conta, è il mese dei programmi ‘in punti’, degli hashtag #Irpinia in ogni salsa, il mese dei ‘fondi europei’, quelli spesi male e quelli che ci salveranno dalla crisi.

Tra i grandi temi, non della politica, ma della civiltà, oggi, per un sol giorno sulle bacheche dei social, si celebra una battaglia vinta nel 1990, quando la Sanità mondiale decretò che l’omosessualità non si sarebbe più dovuta considerare un disturbo mentale.

Oggi dopo 15 anni ricorre l’anniversario di una vittoria dal sapore umano, perché l’umanità non ha nulla a che vedere con la religione o la filosofia.

Proprio di ieri la notizia che il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel ha celebrato il suo matrimonio con il compagno Gauthier Destenay. Insomma anche in Europa prende forza la necessità di invertire tendenza, non pregiudicando il valore delle persone sulla base del loro orientamento sessuale.

Bettel è un politico del Partito Democratico, uomo del centro – destra (in Lussemburgo il ‘Pd’ è di centro – destra, in Italia il Pd non pochi elettori di centro- sinistra lo assocerebbero alla stessa maniera). Insomma il coming –out e il rito civile che ha visto convogliare a nozze il primo ministro del Lussemburgo si candida ad essere un esempio di politica fuori dalla politica, nel senso che il gusto e i sentimenti non possono e non devono essere oggetto di strumentalizzazioni.

Il cammino è ancora lungo e tortuoso se si pensa che sono ancora numerosissimi i Paesi (circa 81)in cui le unioni gay vengono considerate alla stregua di associazioni criminali. In Italia, siamo, per così dire, ancora un popolo ‘conservatore’, agli omosessuali non è concesso il diritto di sposarsi.

Lo spiega bene lo scrittore Andrea Camilleri. “Sono nel mio studio, sto leggendo Penna. Entra mia madre, molto, molto avanti negli anni. Curiosa un po’, poi mi domanda cosa stia leggendo. «Un poeta contemporaneo che si chiama Penna» – «Fammi leggere una sua poesia». Le porgo il libro, l’apre a caso, legge ad alta voce. «Era fermo per me. Ma senza stile forse baciai quelle sue labbra rosse. Improvviso e leggero egli si mosse, come si muove il vento entro l’aprile». Richiude il libro, fa un lungo sospiro. «E’ bellissima… Peccato tutti questi errori di stampa!» – «Quali errori?» – «Ma come non te ne sei accorto? Fermo invece di ferma, egli invece di ella…». Di fronte a tanto candore, a tanta innocenza mi sento del tutto disarmato. «Già – dico – Peccato!».

Speriamo non sia l’ennesima giornata di proclami. C’è bisogno di promuovere diritti, uguali per tutti, senza distinzioni di sesso. Solo con la legge e il riconoscimento si imbocca la strada della non violenza, solo con la tutela delle persone gli atti di discriminazione possono essere pesati per ciò che sono: criminalità autorizzata contro l’essere umano.

di Francesca Contino

Source: www.irpinia24.it