Regionali – Rosa D’Amelio incontra i giovani

Il ruolo e delle nuove generazioni in Campania e nel Mezzogiorno

Rosetta d'amelioAvellino - In una campagna elettorale che procede a ritmi serrati a causa dei tempi stretti c’è anche chi ha saputo trovare lo spazio per per discutere Il ruolo e delle nuove generazioni in Campania e nel Mezzogiorno. È questo il titolo che è stato dato alla tavola rotonda organizzata sabato 16 maggio dalla candidata alle elezioni regionali Rosa D’Amelio (Pd), alla quale hanno preso parte anche Salvatore Casale, dei Giovani Democratici della Provincia di Avellino, Giuseppe Caruso, del Forum dei Giovani Regione Campania, Antonio De Feo, dottore di ricerca in economia e gestione della sostenibilità e Antonino Castorina, Responsabile Legalità della Segreteria Nazionale dei Giovani Democratici. A coordinare e moderare l’evento è Marcello Rocco, coordinatore di Idea Irpinia e membro dell’Assemblea Nazionale Pd. Poco prima dell’inizio dell’evento, D’Amelio e gli altri presenti hanno dedicato qualche minuto alla stampa

Quali sono le motivazioni che hanno portato all’organizzazione di questo appuntamento?

D’Amelio: Oggi abbiamo una serie di problematiche nel mondo giovanile e il lavoro è la priorità delle priorità, ma anche per quanto riguarda lo studio abbiamo assistito ad una serie di tagli, anche sui trasporti […]. Per l’occupazione ho fatto una serie di proposte di legge, una è anche passata ma poi non è stato fatto il regolamento attuativo e perciò mi impegno a farlo io in caso di elezione. Tale legge prevede che la Regione metta gratuitamente a disposizione degli under 40 che creano cooperative i terreni demaniali per interventi innovativi in agricoltura o legati al mondo sociale, come prevede un’altra mia legge che è stata approvata, quella sulle fattorie e sugli orti sociali. Ci sono tante strutture inutilizzate nelle nostre campagne che potrebbero generare introiti […]. Anche il Ministro Martina ha creato incentivi interessanti per i giovani che vogliono diventare agricoltori. Nella sfida per lo sviluppo molto si gioca sull’eccellenza dell’agricoltura e noi che abbiamo questa ricchezza dobbiamo utilizzarla.

Caruso: Un’altra cosa a cui abbiamo lavorato in questi mesi è una riforma radicale delle politiche giovanili […]. Vogliamo fare in modo che su territori così vasti e difficili da raggiungere come quello della Provincia di Avellino vi sia una forma di collegamento territoriale rappresentato proprio da tali riforme che dovrà portare ad una partecipazione più diretta dei giovani nel territorio stesso ed integrarne meglio le parti. Il nostro punto di partenza è l’agricoltura, insieme alla valorizzazione del territorio stesso. Le possibilità ci sono e arrivano anche dalla stessa Unione Europea ma vanno smistate con una buona amministrazione. Se si continua sulla stessa linea degli ultimi 5 anni, i giovani saranno sempre più costretti ad emigrare per trovare opportunità. Infatti noi ci battiamo proprio su questo, affinché vengano dati degli incentivi ai giovani agricoltori e offerte loro delle possibilità di partecipazione reali.

Cosa pensate del rapporto tra i giovani e la politica?

Casale: Il grande problema è cercare di riportarli ad una politica intesa come interesse del bene pubblico, come interesse del loro territorio, a prescindere dall’indirizzo politico […]. Garanzia Giovani è uno degli strumenti che i ragazzi non capiscono. Con i GD abbiamo fatto molti incontri per invitare i ragazzi ad iscriversi. Attualmente la Regione Campania ha un potenziale per 400 Neet (Chi non studia, non lavora né sta apprendendo un mestiere, ndr) a fronte di una presa in carico di 50mila ragazzi, di cui 1 su 3 non si è presentato ai colloqui […]. I ragazzi vanno via ma molti di questi vanno a fare i camerieri a Londra […], opportunità che potrebbero esserci anche qui. Quando chiedo ai ragazzi perché siano andati a Londra loro mi dicono “Perché lì ho la possibilità di creare una startup dopo 2 anni”, qui ad Avellino non esiste neanche un incubatore di imprese, “Perché posso testare le mie competenze”, e invece qui si assiste ad un immobilismo per cui nulla cambia. Ci si iscrive a Garanzia Giovani e ci si ritrova a ricevere la mail di Nappi dell’Ncd che ti dice di votarlo […]. I ragazzi si interessano poco alla politica perché sono convinti che non sia affar loro e che non possano incidere su di essa.

L’Irpinia è una terra di clientelismo. Come si supera una visione del genere?

Castorina: La candidatura di De Luca a livello regionale dovrebbe rappresentare un cambio di passo verso un ciclo politico differente e nuovo dove non c’è un privilegio per qualcuno ma ci sono delle opportunità per tutti: questo è il tema principale […]. Il Pd di Avellino è caratterizzato da candidature abbastanza chiare e limpide e in controtendenza con la gestione pregressa del governo regionale e di una parte di Pd […]. Un tema importante connesso alla legalità è quello della sanità. Spesso molte risorse vengono sprecate nella sanità secondo un sistema clientelare […]. Un altro tema sono i fondi comunitari, anch’essi utilizzati in maniera errata o personalistica […]. Credo che con De Luca si possa lanciare un messaggio di speranza alle generazioni che vogliono avvicinarsi alla politica […]. Io sono anche capogruppo al Consiglio Comunale di Reggio Calabria, un territorio difficile e vivo la difficoltà che hanno i giovani per inserirsi nel mondo del lavoro e in quello della politica. Credo però che l’impegno diretto delle giovani generazioni sia importante per aprire uno spiraglio di speranza.

Come si concilia la legalità con la polemica intorno alle liste degli impresentabili di De Luca e l’improvvisa alleanza con un esponente dei vecchi sistemi di potere come De Mita?

Castorina: Io vengo da un territorio il cui comune è stato sciolto per mafia e alcuni consiglieri comunali sono stati arrestati, dopo trasmigrazioni da sinistra a destra e viceversa. Penso però che il Segretario del Partito, ossia Renzi, abbia espresso in maniera limpida e chiara la linea del partito […]. È chiaro però che non ci possiamo bendare gli occhi: c’è un pezzo importante che sostiene il Presidente De Luca che io non avrei candidato che però non rappresenta il Pd ma una nicchia che lo sostiene non perché vuole cambiare le cose ma perché pensa di poter gestire gruppi di potere e lobby come nella precedente amministrazione […]. Sta agli elettori votare i candidati credibili del Pd e marginalizzare queste esperienze […]. Io rappresento il Pd al massimo livello e ritengo che dobbiamo dire che, in passato, in alcune parti del Mezzogiorno anche il Pd ha fatto schifo, altrimenti non siamo credibili.

Come si fa, però, a parlare di legalità e a sostenere un Presidente che non può essere eletto?

Castorina: Ritengo che la Legge Severino vada sicuramente cambiata […]. Secondo me De Luca è credibile perché viene da un’esperienza amministrativa di competenza. È un tipo scomodo ai poteri forti perché è chiaro e netto nei suoi modi di fare […]. La figura di De Luca può essere un elemento importante per la Campania. Da garantista credo che nessuno sia colpevole fino alla condanna definitiva e perciò credo che la legge vada modificata e questo vale per De Luca, come per Scopelliti e pure per Berlusconi. La battaglia non è nelle aule giudiziarie ma sulla piattaforma politica […]. Se mischiamo la magistratura con la politica facciamo un grave errore, oltre che un danno al Pd […]. Le candidature, i messaggi, i contenuti che il Pd mette il campo sono ciò che differenziano il centrosinistra dal centrodestra […], non le vicende giudiziarie […], altrimenti passa un messaggio devastante […] e questo è un errore che fa spesso la sinistra […]. Io trovo più imbarazzante chi sostiene qualcuno che è stato condannato per prostituzione minorile o voto di scambio […]. De Luca non è stato scelto dalla partitocrazia, ma dalle primarie, da una competizione vera […]. È chiaro che c’è stata una volontà popolare che lo legittima come candidato. Penso che sia un candidato credibile: se non lo pensassi, non lo direi.

Source: www.irpinia24.it