Regionali,Mara Carfagna:”De Luca è un cafone”- Oggi aperta la campagna elettorale di FI

Presente anche l'onorevole Aldo Patriciello, il coordinatore provinciale di FI Cosimo Sibilia e il vicecoordinatore, nonchè Presidente della Provincia Domenico Gambacorta.

image2 (2)Avellino – Pienone al De La Ville per la presentazione dei candidati alla Regione di Forza Italia, in occasione della quale Mara Carfagna ha raggiunto Avellino per dare il suo sostegno al centro-destra irpino schierato con Caldoro.

Presenti anche Cosimo Sibilia, coordinatore provinciale di Forza Italia, Domenico Gambacorta, Presidente della Provincia e il parlamentare europeo Aldo Patriciello.

A fare gli onori di casa proprio Cosimo Sibilia che così ha esordito: “Non si poteva cominciare meglio di così. E’ la prima uscita dopo la composizione della lista, è stato difficile scegliere per solo 4 posti, ringrazio chi pur avendo i requisiti non è in lista. Porteremo avanti una grande campagna elettorale. Recuperiamo voti dall’altra parte, dal centro sinistra. La speranza è quella che si parli di programma, di ciò che si farà nei 5 anni a venire, per completare i lavori cominciati 5 anni fa. Sono sicuro che abbiamo rappresentanti forti e radicati. Ringrazio Mara per essere sempre in mezzo a noi”.

Dopo il breve intervento del coordinatore di Fi, la parola è passata all’On. Aldo Patriciello che ha asserito: “Siamo chiamati a votare un modello politico di gestione. Caldoro ha amministrato questa regione in un momento di grande difficoltà, è una persona perbene e pacata. Non serve parlare con volume alto, Caldoro si ripresenta per continuare questo percorso, Bassolino aveva reso la Campania deficitaria, eravamo conosciuti nel mondo per i rifiuti, per la delinquenza e il nostro Presidente ha ridato forza a questa Regione. Se esiste la legge in Italia De Luca non potrà governare, ma noi vogliamo vincere col consenso degli elettori quindi non ci interessa, bisogna solo far sapere come stanno le cose.

E’ senz’altro un momento negativo per il mondo del lavoro, in tutta Italia, spesso si accomunano i buoni e i cattivi – ha continuato l’europarlamentare -spesso una responsabilità ricade su tutti, dobbiamo convincere gli elettori ad andare a votare, non si può abdicare o esprimere voti di protesta. Tutte le campagne sono difficili, ma questa è la vera competizione perché si tratta di una partita importante, di una fase in cui si sceglie tra la politica e l’anti-politica.

Noi non siamo quelli che cambiano all’ultima ora”- ha concluso Patriciello riferendosi chiaramente a De Mita.

E’ stata poi la vota del Vicecoordinatore di Fi, Domenico Gambacorta che ha rivolto il suo augurio a tutti i candidati: “Noi non partiamo da zero ma dal risultato brillante delle europee dello scorso anno, non siamo la maggioranza ma siamo un gruppo di qualità e credo che dal punto di vista di una Regione che vive grandissime difficoltà siamo in condizioni davvero migliori dopo 5 anni di amministrazione Caldoro. Perché votare di nuovo per Caldoro e per il centro destra? Intanto perché l’Irpinia non è stata dimenticata, conviene ad alcuni del Pd dirlo. Sono tranquillo sui sondaggi, io avrei perso secondo loro e invece poi ho vinto”.

A seguire gli interventi dei candidati, a cominciare Franco Di Cecilia: “E’ una bella giornata per noi, FI si riconcilia con il suo popolo, saluto doveroso a Mara Carfagna perché è un esponente che ci rappresenta benissimo, è una bella politica ed è una politica bella. E’ un modello di donna che si realizza grazie alle sue capacità. Mara Carfagna è il leader di questo nuovo centro destra, dobbiamo contrastare la demagogia, il populismo del partito della nazione. L’esperienza di Caldoro si è conclusa al primo tempo, un primo tempo sulla difensiva a causa di un’eredità amara. Ora si parlerà di sviluppo e progresso, il nostro secondo tempo. Noi portiamo la nostra faccia pulita e i riscontri sono positivi. Di là si ripropone l’allegra brigata, quelli che hanno portato al disastro sanato da Caldoro. Io chiedo voti per un partito che è Forza Italia, l’architrave del centro-destra”.

Subito dopo Ines Fruncillo: “Ci terrei a precisare che io vengo da questa Provincia e amo questa terra. Qui c’è il mio passato e il mio futuro, se ho scelto di ripresentarmi è per dare un contributo al mio partito, l’attaccamento alla maglia mi spinge a lottare di nuovo e a non riconsegnare la Regione a un centro sinistra incapace di amministrare. Hanno creato difficoltà incredibili, a danni specialmente delle aree interne. Ho gioito quando De Mita ha scelto De Luca, non ho mai ritenuto che De Mita fosse un valore aggiunto. Caldoro vincerà perché noi facciamo politica per il popolo mentre Udc e Pd fanno politica solo per le poltrone. Il voto è un dovere prima di essere un diritto, chi non vota decide anche per il futuro di chi va a votare. Il futuro di alcune persone è il presente, dobbiamo essere megafono delle difficoltà. Io sono fiera di essere italiana, campana e irpina. W l’Italia, w Forza Italia”.

Poi ancora l’ex Sindaco di Avellino, Pino Galasso: “Grazie a Mara per farci da madrina. Non credo ai sondaggi, la risposta è la gente che c’è qui. Abbiamo una sola possibilità il 31 è una data che non ci consente prove d’appello, dobbiamo arginare la deriva del Paese, la Campania è la Regione che ha sempre sofferto di più. A un cittadino si può chiedere di tutto, tranne di rinunciare al suo diritto alla salute, la vita è un bene col quale non si può scherzare. Caldoro ha voltato pagina ha aperto il turn-over. In questa campagna elettorale avremo sicuramente degli attacchi, io ci ho fatto il callo, qualcuno dice perché Galasso è in Forza Italia allora è trasformista. Io passo da una maggioranza a una minoranza, chi si deve vergognare è chi se ne va e poi torna indietro. La mia città vive un momento di rassegnazione, noi non possiamo deludere. Non servono gli ottanta euro, l’impegno di chi va a palazzo Santa Lucia deve far sentire alta la voce dell’Irpinia, noi non siamo secondi a nessuno. Ho fatto questa scelta perché ho parlato sempre al cuore della gente, dobbiamo promettere le cose che possiamo non le cose impossibili. Questo è il popolo della gente comune, non degli apparati”.

Infine, per chiudere con i candidati, Marica Grande: “Non ho lo spessore politico di altri, ma porto l’esperienza lavorativa, da 15anni sono a contatto con le persone, come avvocato nei sindacati, bisogna recuperare il rapporto diretto con la gente, confrontarsi continuamente. Dobbiamo aiutare le nostre imprese in crisi, quelle aziende che sono il cardine della nostra economia e occuparci dei servizi essenziali, potenziandoli. Quando mi è stato proposto di candidarmi ho detto perché no, perché non partecipare al tavolo delle decisioni. La politica fatta di giovani è una politica volta al futuro, questo passaggio può avvenire solo attraverso le nuove generazioni. Se sarò eletta vi garantisco che sarò decisa e mi confronterò con il territorio”.

A conclusione della serata, attesissima, Mara Carfagna, campana doc, che ha cominciato proprio rivendicando con orgoglio le sue radici per metà salernitane e per metà irpine.

L’esponente nazionale di FI ha poi commentato: “Grazie Cosimo perché Forza Italia qui è un grande partito. Complimenti per questa squadra credibile e autorevoli che rappresenta al meglio i nostri valori, la politica come passione, servizio e dialogo costante con i propri territori, non come mestiere. Questo team saprà far bene e dare un contributo determinante qui ad Avellino, è una battaglia che dobbiamo giocare fino all’ultimo secondo, il 31 maggio è una data cruciale, si segna uno spartiacque tra la possibilità di continuare un lavoro o lasciare la Regione a un signore che fa politica solo per gestire e occupare il potere.

Dobbiamo difendere la politica del fare, la ricordate la regione di 5 anni fa? – ha continuato la deputata di FI – Noi ci abbiamo messo poco per trasformare il volto della Campania, rischiavamo di fare la fine della Grecia per i debiti contratti dal centro sinistra, che aveva ingigantito solo il suo bagaglio di potere. La Campania era una regione sporca, senza efficienza sanitaria, i primari servivano solo per il consenso elettorale, era una terra di opportunità sprecate, con un alto tasso di giovani che abbandonavano i loro territori. Oggi quella Regione con Caldoro non esiste più, allora amici questa è la nostra battaglia, è la battaglia di cittadini campani che non possono accettare di tornare indietro.

Dobbiamo dire grazie a Caldoro e a FI perché in Campania abbiamo riacquistato la dignità e l’orgoglio di essere cittadini di questa regione. Il nostro presidente si è preso cura di tutti i cittadini campani, non guardando alle tessere di partito, mentre prima c’erano cittadini di serie A e di serie B. Certo i sacrifici sono stati tantissimi, ma adesso si sono realizzati avanzi di bilancio che ci consentiranno di giocare un ottimo secondo tempo”

De Luca è un cafone – ha concluso la Carfagna – solidarietà ai giornalisti che continuamente offende. A Salerno non venite solo durante luci d’artista, venite e guardate la città abbandonata. Bisogna riflettere sulla grande responsabilità che abbiamo perché Vincenzo De Luca gioca con menzogna e propaganda e lo stesso accade anche a livello nazionale. E’ la cultura del centro- sinistra e noi abbiamo il compito di salvare la Campania da questi pseudo-politici”.

 

 

Source: www.irpinia24.it