Caso De Luca – Vetrano: “Il Tar ha confermato: Vincenzo De Luca era e resta candidabile”

Giuseppe Vetrano, capolista di Campania Libera Avellino, sulla decisione del Tar di respingere il ricorso del Movimento Cinque Stelle sulla incandidabilità di Vincenzo De Luca

vetranoCaso De Luca – “I gufi sono serviti. Per quattro mesi lo schieramento di centrodestra ha affermato un’unica cosa: De Luca è incandidabile. Invece ieri il Tar ha confermato: Vincenzo De Luca era e resta candidabile. Quando, soli, nei mesi scorsi lo dicevamo le nostre dichiarazioni venivano etichettate come di parte, ora, alla luce della sentenza di ieri, possiamo dire che quelle considerazioni erano frutto di una semplice lettura degli articoli della Costituzione che garantisce ai cittadini di diversa condizione sociale il medesimo metro giuridico“. Così in una nota l’Avvocato Giuseppe Vetrano, capolista di Campania Libera Avellino.
 
Non è possibile – continua Vetrano – quindi, che le norme della legge Severino investano in maniera differente i cittadini con diversa condizione sociale al contrario, evidentemente, di quanto stabilisce la Costituzione della Repubblica. De Luca ha diritto ad essere giudicato, come sindaci e amministratori locali, alla pari dei parlamentari. Il Tar non ha fatto altro che confermare che De Luca ha pienamente diritto di partecipare legittimamente alla competizione elettorale del 31 maggio. Ma occorre sottolineare la condanna del Movimento 5 Stelle, proponente il ricorso per l’incandidabilità, al pagamento di 3.000 €“.
 
È la prima volta – spiega l’Avvocato – e lo ribadiamo, che il Tribunale Amministrativo si pronuncia in tal senso. Mai era arrivato a condannare un ricorrente in simili vicende. Anche in questo caso gli organi giudiziari hanno chiaramente detto che la Giustizia non può e non deve essere uno strumento o, peggio ancora, un’arma da brandire in campagna elettorale. La giustizia deve fare la giustizia, non la politica. È anche indubbio che la battaglia giudiziaria di De Luca proseguirà ed è altrettanto presumibile che verranno assunti, come già accaduto per lo stesso Sindaco di Salerno e per la vicenda De Magistris, provvedimenti che gli consentiranno di governare legittimamente“.
 
L’articolo 8 della Legge Severino è incostituzionale. Tocca alla Corte Costituzionale in primo luogo a sanare questa evidenza. Ma è anche compito del legislatore – conclude Vetrano – produrre una normativa che non potrà a questo punto essere considerata una legge ad personam pro De Luca, ma una legge di civiltà perché tutti gli elettori abbiano il diritto al trattamento garantito dalla Carta Costituzionale“.
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