Avellino – Nel pomeriggio di oggi Roberta Santaniello ha presentato la sua candidatura al Consiglio regionale, affiancata dal primo cittadino di Avellino Paolo Foti e dal segretario provinciale del Partito Democratico Carmine De Blasio. 

Non sono certe mancate le parole di stima di Foti alla giovane Santaniello:

“Ha militato a lungo nel movimento giovanile del Pd e quindi ha tutti i fondamenti giusti per affrontare questa avventura elettorale. Ieri abbiamo assistito ad un candidato governatore agguerrito, con le idee chiare e con dei programmi difficili, ma attuabili. Roberta ha capacità di analisi dei problemi del nostro territorio che conosce molto bene. In questa campagna elettorale non c’è niente di scontato. Ogni competizione, infatti, parte da 0 a 0 e si gioca tutto al fotofinish. Tutti i democratici si devono impegnare affinché si volti definitivamente pagina a questa disamministrazione di centro destra“. 

Santaniello classe ’82, è il nuovo volto del Pd. E’ laureata in Ingegneria Sismica alla Federico II di Napoli. E’ stata soprannominata la “Boschi di De De Luca”, ancora non è chiaro se per il suo gradevole aspetto fisico o per lo stesso modo di agire del Ministro per le Riforme Costituzionali. Lei preferisce la seconda tesi e si vuole concentrare sui dieci punti della campagna elettorale che combatte sopratutto nel nome del Pd e per sottolineare ciò ha scelto accuratamente il suo look:

“Ho indossato non a caso una giacca rossa perché desidero che in me si trovi una rappresentanza. La nostra è una campagna di tipo programmatica fatta di dieci progetti concreti che possiamo mettere in campo partendo dalla mitigazione del rischio sismico. Diciassette anni fa nel mio paese, a Quindici, dei cumuli di terreno causati dallo smottamento franoso uccisero dieci persone. Poco da allora è stato fatto, come anche per le comunità montane. 4500 persone della Campania, più di mille nella nostra provincia sono state completamente abbandonate. Il Partito Democratico ha difeso a spada tratta anche l’acqua che per noi è un bene pubblico e tale deve rimanere. Altro punto debole sono i trasporti. Caldoro in questi anni ha fatto sentire i comuni lontani dalla Regione e noi vogliamo ridurre questa distanza. Bisogna dare un futuro a questa provincia creando nuovi posti di lavoro attraverso la riqualificazione dell’agricoltura e dell’azienda. Insomma l’Irpinia deve essere tra i punti fondamentali della programmazione della Regione Campania per i prossimi cinque anni. Ci hanno tolto tutto e non ci hanno ascoltato. Abbiamo subiti i forti tagli nella Sanità e i fondi europei sono stati gestiti male“. 

Santaniello ha risposto anche a chi ha fatto ironia sul suo slogan “Generazione Futuro” accostandolo al nome di Ciriaco De Mita:

“Lo slogan è nato dalla condivisione con degli amici, dei ragazzi che mi hanno  definito la generazione del futuro. Il Pd non si aspettava alla fine dei giochi l’alleanza con De Mita. Il presidente De Luca ha fatto un’azione programmatica , fatta su una condivisione di programma. Porteremo avanti il progetto di far vincere il presidente per poi ritrovarci tutti insieme sui programmi“. 

E sulla questione delle “liste pulite” la candidata del centro sinistra ha voluto chiarire che quelle legare a De Luca e fatte in Irpinia sono tutte formate da gente che hanno grande capacità elettive e grandi capacità anche di rappresentarsi alla società civile:

“Il problema ce l’ha qualcun’altro e questo qualcun’altro è Caldoro. E’ facile rimbalzare la palla da questa altra parte quando invece si è sempre avuto a che fare con quella tipologia di politica. Non amo chi nei giorni  prima della campagna elettorale tenda in qualche modo di tirarci uno sgambetto,noi lo supereremo. La gente crede  di più in Vincenzo De Luca, crede in questa partita e sono sicura che arriveremo fino alla fine con tranquillità“. 

A concludere l’incontro il segretario De Blasio:

“Questa partita è decisiva non solo per noi ma per la nostra comunità. E’ una possibilità concreta per cambiare la condizione della Campania e non possiamo permetterci distrazioni. La rivoluzione democratica di cui ama tanto parlare De Luca dovrà coinvolgere anche il Sud, perché il Mezzogiorno ha bisogno di riscatto. In bocca al lupo a Roberta e al Pd“.

Cataldo Daniela

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