Avellino – Mattinata di protesta contro la Riforma della Scuola, quella che si è svolta lungo le strade di Corso Vittorio Emanuele di Avellino.

Tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado si sono ritrovati davanti la chiesa del Rosario per far sentire la propria voce contro un Governo, che sempre più vuole privatizzare quello che di poco pubblico è rimasto. Dirigenti che diventerebbero sceriffi e che sceglierebbero il proprio organico, questa è la proposta che arriva da Palazzo Chigi.

Ma gli insegnati non ci stanno e dopo tante Riforme, che ogni anno attaccano sempre più l’istruzione, sono scesi in piazza ad Avellino come a Napoli, a Roma come a Milano. 

Palloncini e fiocchi verdi attaccati al braccio in segno di una speranza

Tanti insegnanti ma anche tanti studenti quelli che hanno partecipato al corteo di protesta. Una mobilitazione nazionale che ha costretto le alte dirigenze, a spostare la data degli “Invalsi”, l’esamino scritto introdotto da qualche anno e che si focalizza sulle classi seconde e quarte di ogni ordine e grado. che non dovrà mai venir meno, il tutto corredato da striscioni e cartelli in favore della tutela al diritto allo studio.

Nelle prossime, intanto, potrebbero esserci nuovi scioperi da parte degli insegnati che si dicono sempre più convinti di salvaguardare i propri diritti. 

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