Regionali – Caldoro su De Mita: “La DC che rinasce con De Luca? Fantasia”

Il cambio di rotta di De Mita in vista delle Regionali ha destato sconcerto nel centrodestra. Critiche amare da Caldoro.

caldoro avellinoAvellino - L’onorevole Giuseppe Gargani ha presentato questo pomeriggio, presso l’Hotel de la Ville di Avellino, il suo ultimo saggio di politica “Io e il partito”, edito da Il Papavero e curato dalla giornalista Rosy Cefalo. Un’opera questa in cui Gargani riporta la sua lunga esperienza nello storico partito della Democrazia Cristiana. 

Mai come ora, in piena campagna elettorale, il tema della DC desta più curiosità e interesse visto il passaggio (inaspettato ed improvviso) della corrente demitiana con il candidato Pd Vincenzo De Luca. “Come anticipato nel mio libro, dalle forze politiche saremmo arrivati al partito dell’indistinto. E’ proprio questo ciò di cui discutiamo oggi – spiega l’on. Gargani -. Tutte le liste candidate alle regionali non sono credibili, la Campania non è stata da meno. Si è frantumato tutto, andiamo incontro all’avventura, insomma. Non c’è un sistema politico”. L’onorevole ha poi aggiunto: “Dopo 5 anni di governo non si può rompere un patto senza spiegazioni, senza riferimenti. De Mita fa un errore imperdonabile nel credere che Foti e De Luca siano di sinistra. Lui era attratto – aggiunge – dalla sinistra, io stesso lo anticipo in quanto scritto; era attratto però da una sinistra che non c’è. Va con De Luca che di sinistra non è. De Luca E’ un tiranno buono ad amministrare, ma c’è da sottolineare una questione morale:  è incandidabile, non possono scomodarsi 6 milioni di elettori truffandoli. Il problema – conclude – non è quale corrente politica esista o meno, è certo che la sinistra non esiste più. Renzi l’ha distrutta. Il partito dell’indistinto, dunque, avanza”.

Non è mancato alla presentazione del libro di Gargani l’ex Ministro Università e Ricerca Ortensio Zecchino, il quale non ha mancato di dire la propria, restando in tema DC, sulla posizione di De Mita alle regionali: “Siamo alla terza modifica di linea, bisognerebbe andare al Vangelo di Marco. Il suo popolarismo acclamato è stato tradito, vilipeso. Va bene le deviazioni, ma non ci si può permettere di parlare di popolarismo al di fuori del mondo popolare. L’Europa riconosce due grandi realtà, popolari e socialisti; continuiamo a fare trasformismi, ma i limiti sono ben chiari. Renzi –  ha concluso Zecchino – ha fatto una cosa buona, scrivere chiaramente cioè che il Pd è con il socialismo”. Sulla campagna elettorale, Zecchino commenta: “Sarà una campagna elettorale tirata, dove c’è la novità dei grillini.  Bisognerà vedere quanto questo terzo incomodo inciderà sull’esito finale rendendo la battaglia elettorale decisamente più vivace”.

gargani gambacorta zecchinoPresente anche il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta, anche lui “vittima” dell’improvviso cambio della corrente di De Mita alle scorse provinciali: “Sono polemiche che potevano essere fatte prima della campagna elettorale. Ora dobbiamo concentrarci sulla rielezione di Caldoro Presidente sulla base dei grandi risultati ottenuti in questi cinque anni di amministrazione. In quanto alla decisione di De Mita - ha concluso – a me ha portato bene. Ad urne aperte il Presidente disse di aver votato per Foti, mi sembra che il risultato sia stato particolarmente brillante per il sottoscritto”.

Grande assente il Presidente Stefano Caldoro, il quale causa impegni improrogabili non ha potuto raggiungere Avellino. Per non far pesare la sua assenza ha rimediato con un collegamento via web attraverso cui si è complimentato con Gargani ribattendo sulla qualità del contenuto del libro: “Le storie e le grandi capacità di attrazione delle grandi famiglie politiche ormai non ci sono più. Esiste un problema di organizzazione politica del partito che permetta di essere competitivi. Dal libro di Gargani emerge chiaramente la storia della DC e le sue contraddizioni. Siamo vicini – ha aggiunto Caldoro – alla votazione in Parlamento della legge elettorale, l’Italicum, che è ricca di punti negativi; fra questi, il premi di maggioranza. E’ importante chiarire quali sono i partiti che favoriscono il governo di uno solo e quali quelli che difendono una partecipazione di tutte le correnti interne. Mi auguro – ha chiarito – non si perda di vista l’importanza dei governi e delle istituzioni locali”. Su De Mita, Caldoro ha commentato: “Queste elezioni si basano su una somma algebrica. La Democrazia Cristiana merita un richiamo alle forze popolari che nel nostro Paese hanno ottenuto la maggioranza. Pensare che la DC possa rinascere con De Luca? Ci vuole tanta fantasia. Mi preoccupa capire  - conclude Caldoro – cosa sia potuto accadere in 48 ore dalla consegna delle liste. Cerchiamo risposte di chiarezza, non scelte elettorali di convenienza”

 

Source: www.irpinia24.it