Terrorismo – de Lieto (LI.SI.PO.), “il ministro Paolo Gentiloni, merita un plauso”

"Il Ministro Gentiloni ha detto, senza mezzi termini, di non escludere la scelta militare: ha pienamente ragione. Altro che diplomazia e dialogo con chi uccide e non sa neppure il perché"

lisipo jRoma – “Il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni,  ha  dimostrato, con parole chiare, fermezza e profonda conoscenza del problema  che riguarda gli assassini del Daesh, che fanno stragi di cristiani e non solo, distruggono Chiese, resti di antiche civiltà, sequestrano, sgozzano e compiono ogni tipo di nefandezza, mentre l’occidente, è ricurvo nel suo egoismo  che assomiglia molto alla ”diserzione “. Non si può rimanere indifferenti, inerti, di fronte all’orrore posto in essere da pazzi allucinati, che hanno solo sete di sangue2. Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto.

“Il Ministro Gentiloni ha detto, senza mezzi termini,  di non escludere la scelta militare: ha pienamente ragione. Altro che diplomazia e dialogo con chi uccide e non sa neppure il perché.  Questi criminali – ha continuato de Lieto – le uniche parole che comprendono, sono le cannonate. Non si può aspettare, per reagire adeguatamente, che questi folli facciano sentire la loro presenza a casa nostra, è necessario combatterli aiutando i Paesi attaccati da questo cancro, a difendersi  e, soprattutto, è necessario aiutare i  Cristiani, non avendo paura di dare loro le armi che, purtroppo,  in Siria, Iraq, Somalia  ecc., è l’unico mezzo, per salvare la vita. In Kenia, i terroristi – ha rimarcato il leader del LI.SI.PO. – hanno trucidato   circa 150 ragazzi, colpevoli di essere Cristiani, fra la quasi indifferenza del mondo: di questo bisogna veramente vergognarsi.”

“Con le chiacchiere non si combattono  questi esaltati, li si fa diventare ogni giorno più forti. Se il problema si potesse risolvere in via diplomatica, sarebbe certamente, la via migliore, ma i fatti dimostrano che questa via è impraticabile,perché manca l’interlocutore. Aspettare le decisioni dell’ONU? Forse – ha concluso de Lieto – è il caso di chiedersi, a cosa serve l’ONU”

 

Source: www.irpinia24.it