Paris: “Non è sufficiente regolamentare il lavoro per creare occupazione, ma è un ottimo inizio”

Giovani che parlano di giovani doveva essere l’indirizzo dell’evento e chiaramente l’asse della discussione si è spostato sulla tematica che affligge e convoglia tutte le speranze del Paese: il lavoro

image1 (1)Avellino – Non partecipatissimo l’incontro di questa sera alla Chiesa del Carmine organizzato dai GD con l’On. Valentina Paris e il segretario provinciale De Blasio. Assente l’On. Luigi Famiglietti e abbastanza vistose le assenze dei giovani democratici più attivi sul territorio irpino e in generale tra le fila del Pd di Via Tagliamento.

Giovani che parlano di giovani e con i giovani, sostanzialmente, doveva essere l’indirizzo dell’evento e chiaramente l’asse della discussione si è spostato sulla tematica che affligge e convoglia tutte le speranze del Paese: il lavoro.

Ha preso per prima la parola la segretaria regionale dei GD, Antonella Pepe, che ha sottolineato la non banalità di cadere nel luogo comune della disoccupazione giovanile. “Per noi parlare di giovani vuol dire riflettere sulle situazioni difficili che vive la Campania insieme con le sue aree interne, a partire dalla mancanza di occupazione e all’assenza o inefficienza dei servizi”.

In merito al Job’s Act la Pepe ha riferito: “La riforma del lavoro promossa è espressione della volontà di allargamento delle garanzie, ma ovviamente non ci si può fermare alla regolamentazione dei contratti. Non è sufficiente a creare buona occupazione, che nasce, invece, dall’attenzione alle possibilità concrete dei territori”.

La Segretaria regionale ha poi concluso con un passaggio circa la questione ‘Garanzia Giovani’: “Noi GD stiamo denunciando ciò che è accaduto, le nuove posizioni riguardano principalmente, se non quasi esclusivamente, gli enti locali. E’ impensabile che un’opportunità come questa sia stata gestita come mercanzia di una parte politica”.

A seguire è intervenuto Carmine De Blasio che ha proposto la salsa vagamente nota dei giovani come scommessa del partito in un momento in cui il Pd sta ripensando se stesso. Bisognerebbe chiedersi quando mai questo partito non si è raccontato come oggi. Salvo leciti interrogativi, il Segretario provinciale si è speso con queste parole riguardo il ruolo dei giovani nella politica: “I ragazzi possono essere la bussola del partito”.

De Blasio ha poi cercato di individuare il perché della lontananza e del disinteresse giovanile al dibattito politico: “Non si può parlare di giovani se non si fa attività con i giovani e bisogna guardare dritti alle loro necessità per arrivare alla fonte dei problemi di cui spesso si parla senza cognizione di causa”.

Sulla questione lavorativa il Segretario del Pd avellinese ha detto che è un bene che le nuove generazioni abbiano voglia di sperimentare una via diversa da quella di casa propria, il problema dell’allontanamento sorgerebbe laddove si verificasse per i motivi sbagliati, ossia quando “i giovani cercano le risposte altrove”.

Infine De Blasio ha invitato i giovani a non rendersi parte di logiche correntizie: “E’ necessario che la politica si faccia più fuori da se stessa”.

Prima di Valentina Paris, un piccolo ma importante spazio se l’è ritagliato il giovane Gabriele Uva, che sulle prime ha ripreso il discorso sulla disoccupazione del Segretario dei Gd campani, ma poi ha aggiunto con la genuinità, per fortuna, del non navigato politico: “La politica è lontana dai giovani perché i partiti sono essenzialmente spazi privati e non pubblici e che troppo spesso rappresentano interessi personali e non collettivi. Da questo punto di vista sono quasi pentito di esser diventato un militante del Pd. Senza contare che è una presa in giro indigesta che parli di lavoro chi non ha mai lavorato un solo giorno”.

La serata ha visto, come anticipato, le conclusione dell’On. Paris che ha esordito: “Avellino è una realtà in cui occuparsi di rappresentanza è un’attività complessa”. La parlamentare ha voluto porre l’accento sulla particolare situazione di disagio culturale, generata dall’incapacità di non aver adibito, al di fuori dell’Università, veri poli di attrazione culturale”.

Valentina Paris ha con veemenza rimarcato la necessità che i giovani non chiedano autonomia, ma siano capaci di praticarla: “Se la prendano. Basta con l’idea del giovane portaborse”.

Anche l’On. Paris ha poi ripreso l’idea della Segretaria Antonella Pepe che il lavoro non si crea solo ridiscutendo le leggi: “Bisogna fare un investimento vero sul capitale umano”.

Della stessa idea anche sulla questione Garanzia Giovani, la parlamentare irpina ha concluso: “Il lavoro non è un pacco regalo, ma il modo più concreto di dare il proprio contributo in una società che cambia”.

 di Francesca  Contino

Source: www.irpinia24.it