Pedicini e Sibilia: “Fermiamo il disastro della Terra dei Fuochi”

Questo problema va affrontato alla radice e non con false promesse

Carlo-Sibilia1-660x330“Il dramma Terra dei fuochi continua ad essere sottovalutato dalle false promesse del governo Renzi e dall’improvvisazione del governatore della Campania Caldoro. Il M5s non intende permettere tutto questo e chiede che gli organi dello Stato si assumano le responsabilità che gli competono e affrontino in modo profondo e appropriato il disastro ambientale più devastante della Campania”.

La dura presa di posizione è stata espressa in un comunicato congiunto di Piernicola Pedicini, portavoce eurodeputato, e di Carlo Sibilia, portavoce deputato alla Camera del M5s.

“La legge nazionale varata l’anno scorso non è sufficiente per intervenire alla radice dell’emergenza ambientale e sanitaria – sottolineano Pedicini e Sibilia – perché non colpisce i veri responsabili, non prevede risorse per le bonifiche e non viene applicata come dovrebbe in quanto su 2.531 roghi di rifiuti avvenuti nel 2014 nelle province di Napoli e Caserta, sono stati effettuati solo 45 arresti di cui solo 31 per il nuovo delitto di combustione illecita di rifiuti.

Inoltre, le inaccettabili gaffe del governo si ripetono ogni giorno: a gennaio scorso, nove milioni di euro previsti dal governo per il controllo della Terra dei fuochi sono stati dirottati per la sorveglianza all’Expo di Milano, qualche giorno dopo il ministro alla Salute Lorenzin ha dichiarato che i tumori e le malattie verificatisi in quei territori sono da attribuire agli stili di vita dei cittadini e non all’inquinamento criminale del territorio. Ma non è finita, – spiegano gli esponenti pentastellati – l’ultimo monitoraggio pubblico commissionato dai ministeri competenti, da cui è emerso che solo 15 ettari di terreni della Terra dei fuochi vanno vietati a qualunque tipo di coltivazione agricola, non è credibile in quanto ci sono ancora vaste aree da esaminare. Non vorremmo che il governo Renzi voglia attenuare la gravità della situazione per non dare conto delle responsabilità dei governi di centrodestra e di centrosinistra che si sono succeduti negli ultimi venti anni.

Sul fronte dei controlli – evidenziano i due portavoce – non si può continuare a girare intorno al problema: 100 militari per monitorare i territori di 88 comuni sono pochi e occorre subito aumentarli così come è stato proposto dal M5s con un emendamento al decreto antiterrorismo. Inoltre, bisogna coordinare meglio il rapporto tra militari e forze dell’ordine perché i militari non sono autorizzati a fare arresti, non possono indagare e non hanno mezzi adeguati per inseguire chi viene sorpreso mentre sversa e incendia i rifiuti nocivi. Un elogio va fatto ai comuni che controllano il proprio territorio con la polizia municipale e con l’utilizzo di telecamere di sorveglianza.

Ultimo aspetto, probabilmente il più drammatico, – concludono Pedicini e Sibilia – riguarda la situazione sanitaria che vede il terrificante aumento di tumori e malattie tra i circa tre milioni di campani e in particolare di bambini che risiedono nei comuni della Terra dei fuochi. Su questo bisogna agire in fretta e con determinazione sul sistema sanitario campano e su chi copre ruoli di responsabilità e ha sottovalutato il fenomeno (dirigenti sanitari e giunta regionale); su chi accusa di sciacallaggio i protagonisti di battaglie e di denunce (i comitati, la Chiesa, le mamme, alcuni medici); sulle azioni della magistratura che deve intensificare le inchieste e deve colpire la commistione politica-affari-camorra; su chi vorrebbe fare affari illeciti anche sugli appalti per le bonifiche; su chi continua a sostenere che il problema è marginale nonostante centinaia di persone sono già morte per patologie collegate ai rifiuti sversati e bruciati in quei territori. Per queste ragioni, il M5s chiede che la giunta Caldoro istituisca subito un registro dei tumori regionale con i dati storici già in possesso delle strutture ospedaliere regionali. Su questo fronte non è più accettabile la colpevole reticenza della politica campana nel non voler pubblicare queste importanti informazioni”.

 

Source: www.irpinia24.it