Progetto Città del Vino, assenti tutti i sindaci. Acone: “Manca la fiducia”

Presentato il Progetto di Citta del Vino. Assenti i 51 sindaci irpini invitati. Acone, amareggiato, dichiara: "Si tratta di sfiducia e di mentalità"

città del vinoAvellino - Per i finanziamenti ottenibili attraverso il Progetto Pilota di Sviluppo Locale, in programma la richiesta da parte dell’Associazione Nazionale della Città del Vino che questa mattina ha tenuto un convegno presso il Comune di Avellino per esporre tutti i vantaggi per i territori locali attraverso l’adesione al progetto. 

Nonostante l’ambasciatore dell’Associazione Teobaldo Acone avesse personalmente invitato 51 sindaci irpini, tra cui i produttori del Fiano, Greco e Taurasi, nessuno di loro si è presentato. Presente soltanto il vice sindaco di Avellino Stefano La Verde. “Stiamo presentando il progetto di sviluppo dei territori di Città del Vino, a distanza di un anno dalla giunta che qui si è tenuta e in cui decidemmo come il progetto doveva essere strutturato. Purtroppo, abbiamo visto la grande assenza dei sindaci, da me personalmente invitati. E’ un fatto molto grave”, con grande amarezza ha dichiarato Teobaldo Acone, Ambasciatore di Città del Vino.

E’ probabile ai sindaci non interessi la promozione del territorio – ha aggiunto Acone -; ci auguriamo che, a seguito di questo convegno, il comune di Avellino sia capofila di questo progetto cercando di coinvolgere anche altri comuni irpini per lo sviluppo sistemico della produzione vitivinicola”. In merito all’assenza dei comuni irpini, noti per la produzione di vino pregiato, Acone commenta: “Siamo reduci da un periodo lunghissimo, di circa 20 anni, in cui non si è creato nulla di buono dal punto di vista economico. Probabilmente – ha dichiarato – non si sono ancora resi conto di cosa la Città del Vino sta proponendo con questi progetti. Si tratta di vera e propria sfiducia attraverso cui i comuni irpini rimangono legati esclusivamente a sagre e al commercio fatto nell’ambito della propria cittadina. Credo sia anche una questione culturale, i giovani produttori di vini dovrebbero per primi partecipare a queste iniziative ma, a quanto pare, questo tipo di iniziative – ha concluso Acone – non attraggono il loro interesse”.

Il progetto, infatti, rilancia l’unione dei Comuni e delle città-rete in termini non solo di razionalizzazione della spesa e di efficientamento dei servizi, ma anche di opportunità per far crescere le realtà locali in un’ottica di lungo periodo e con una valenza di area vasta, dove ciascuna realtà conserva la propria autonomia funzionale e politica ma assume una  specializzazione per cui  comporrà un sistema unico integrato e in grado di programmare e promuovere lo sviluppo.

Source: www.irpinia24.it