S. Michele di Serino – Iuliano replica al Sindaco
"Si può votare alla fine di maggio"
San Michele di Serino – “Egregio Sindaco ho letto con molta comprensione, anche e soprattutto cristiana, la sua nota di venerdì 13.03.2015 e sono rimasto positivamente meravigliato del tono e della forma utilizzati. Mi permetta, però, di evidenziarne un aspetto: lei di tutto parla in questa nota, espone con eleganza principi fondanti della politica in generale assolutamente condivisibili, ma non spende una parola sull’oggettività della controversia”. Si apre così la lettera aperta di Peppino Iuliano, Segretario Pd del comune di San Michele di Serino.
“Le ripeto – continua Iuliano – per l’ennesima volta e sino alla noia, che il dissenso tra me e lei non è personale, non è una polemica tra due litiganti, non è un duello tra due spadaccini, che mai incrociano le loro armi, è una controversia tra il locale Direttivo del PD e l’esecutivo comunale, da lei guidato. La faccenda, anche questo giova ripeterlo sino alla noia, è nata per le preoccupazioni, per le perplessità, per i timori dei consiglieri comunali del Pd e innanzitutto dell’ex vicesindaco Antonio De Mattia di poter svolgere il proprio ruolo ed il proprio dovere con tranquillità. Non sto a rifare la catena e la concatenazione degli eventi, sono noti anche alle pietre del paese, oramai tutti le conoscono, chi, forse ancora le ignora – senza farle alcuna colpa, è solo lei.”
“Mi compiaccio del plauso che ha rivolto al cons. Antonio De Mattia, con una punta d’invidia, però, avrei voluto farlo io, sarà per un’altra volta. Ma – prosegue il Segretario – mi consenta, sono ancora in attesa – e non solo io – di conoscere finalmente quando e come ha concretizzato, in modo che tutti possano verificarlo, quei punti preliminari ad un possibile appianamento della controversia”.
“Punti, questi, che lo stesso Antonio De Mattia, nella sua nota sull’IrpiniaNews del 12.03.2015, ha considerato essenziali, fondamentali ad un possibile appianamento dei contrasti e opportuni per un’ipotetica soluzione della crisi”.
“Il paese ha sì bisogno di tranquillità e di coinvolgimento nella conduzione della cosa pubblica; queste pratiche, però – incalza Iuliano – non si attuano con le belle e buone parole, ma con un agire garante del cittadino nella sua pluralità ed alla luce del sole. Comunque se lei è cosi sicuro della sua probità, della sua popolarità e della benevolenza dei cittadini nei suoi confronti, quale occasione migliore per convalidarle e avvalorarle tutte queste qualità, quale prova più rassicurante, quale giudizio più infamante per i suoi detrattori, se non la prova elettorale, se non sottoporsi al giudizio degli elettori”.
“Si può, illustre Sindaco, si può! Si può votare alla fine di maggio, non perda questa occasione per sancire nel modo più eclatante un suo successo elettorale. Pertanto – prosegue il Segretario – non esiste, è una volgare bufala, è uno spauracchio, paventato da qualche buontempone, la sciagura del Commissario”.
“Infine – conclude Iuliano – per rassicurarla ulteriormente, nonostante sia atterrito da una eventuale chiamata del magistrato, purtroppo devo dichiarami pronto a qualsiasi lite giudiziaria ed affrontarla con malcelata tranquillità. Nel salutarla, la prego, di non privarmi dell’opportunità e dell’incombenza di rispondere ad altre sue note”.