Domani l’incontro dal tema: “La nostra Terra dei Fuochi”

L’iniziativa organizzata dal Movimento Cinque Stelle di San Giorgio a Cremano vedrà la partecipazione dei parlamentari campani del M5S e del candidato a sindaco Danilo Roberto Cascone

logo M5S_qDomani, sabato 14 marzo alle 17,30 presso le Fonderie Righetti di Villa Bruno si terrà un incontro pubblico dal tema: “La nostra Terra dei Fuochi”. L’iniziativa organizzata dal Movimento Cinque Stelle di San Giorgio a Cremano vedrà la partecipazione dei parlamentari campani del M5S Luigi Gallo e Salvatore Micillo, del candidato sindaco per il M5S Danilo Roberto Cascone, del candidato consigliere alla Regione Campania Giuseppe Capurso e del giornalista esperto in tematiche ambientali Ciro Teodonno.

Nel corso dell’evento sarà presentata la legge sui reati ambientali del M5S e con la quale si tenta inasprire le pene connesse ai reati ambientali. «L’inquinamento ambientale – spiega Giuseppe Capurso – è una problematica purtroppo assai diffusa. Anche nel Parco del Vesuvio, a pochissimi chilometri di distanza da San Giorgio a Cremano ci sono discariche in grado di mettere a rischio la salute dei nostri cittadini. E’ per questo che presentiamo una discussione sul tema, per evidenziare la problematica ma anche e soprattutto per proporre soluzioni. La nostra è un’area ad elevato richiamo turistico per le sue bellezze paesaggistiche e storiche, uniche al mondo, che potrebbero divenire volano di sviluppo per l’economia e l’occupazione locale. Non possiamo più permetterci che vengano deturpate dai rifiuti. Chiediamo, per questo, immediati interventi di bonifica ed un piano di promozione delle nostre eccellenze».

«Non tutti forse sanno che la nostra città – sostiene Danilo Roberto Cascone, candidato sindaco per il M5S – è situata a ridosso di una bomba ecologica, la discarica Amendola Formisano di Ercolano. Per almeno un decennio questa discarica ha smaltito i rifiuti del napoletano senza alcun tipo di controllo sugli sversamenti. Pretendiamo che lo Stato ci tuteli attraverso la conoscenza reale di ciò che questi siti ci nascondono e sull’impatto che questi potrebbero avere nei confronti della salute e dell’agricoltura. È impensabile che in un Parco Nazionale, quello del Vesuvio, sorgano emergenze ambientali di questo tipo e le istituzioni, a tutti i livelli, hanno il dovere di affrontarle con corrette strategie».

Source: www.irpinia24.it