Avellino – De Luca ringrazia l’Irpinia dopo le primarie del Pd

Quella avellinese è la prima comunità a cui Vincenzo De Luca porge il suo ringraziamento per il voto libero espresso alle primarie. Parte, così, dall’Irpinia la campagna elettorale #maipiùultimi

Giuseppe Vetrano, Carmine De Blasio, sindaco Vincenzo De LucaAvellino – Parafrasando Mark Twain, se le primarie servissero a qualcosa non ce le lascerebbero fare. Evidentemente servono, perché questa volta, dopo un acceso dibattito, le primarie del Partito democratico si sono svolte ed hanno riportato il successo dell’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca (52%), contro Andrea Cozzolino (45%) e Marco Di Lello (2%).

Ed oggi De Luca ha voluto ringraziare l’Irpinia all’Hotel De La Ville.

 “Non è l’inizio della campagna elettorale, ma il ringraziamento di De Luca alla provincia – ha esordito Giuseppe Vetrano, Coordinatore del comitato pro-De Luca Provincia di Avellino – il voto alle primarie per tutto il comitato è stato un impegno civile e c’è una popolazione che ha votato senza difficoltà De Luca perché c’è disorientamento politico. Torna il concetto dell’osso e della polpa, le zone costiere da un lato e le zone interne dall’altro. Ci sono stati anni di ‘sgoverno’ in questo territorio, soprattutto in alta Irpinia e ciò non deve essere più qui: questa è l’unica cosa che chiediamo, il riequilibrio territoriale. De Luca ha dimostrato tenacia e caparbietà, stando vicino ai territori come a Caposele, senza dimenticare che il 28 luglio scorso ha incontrato ad Avellino i ragazzi per entusiasmarli. Infine, quella che si sta portando avanti è una battaglia di civiltà giuridica”.

Una folta schiera di persone erano presenti in sala, come: Antonio Famiglietti e Vincenzo Petruzziello per la Cgil; fra i commercianti, Capolupo; per la cultura in città, Luca Cipriano;  oltre alla presidente Santaniello, vari esponenti della segreteria provinciale del Pd, come Venezia e Losco; diverse espressioni politiche: Marco Riccio del PSI, l’omonimo Enzo De Luca, Todisco, Mitrione, alcuni di Insorgenza Civile, Sebastiano Gaeta, Tonino Caputo; la consigliera provinciale Caterina Lengua; alcuni amministratori comunali: Grella, Iannaccone, Percopo, La Verde.  E soprattutto il sindaco Paolo Foti, che ha detto: “vogliamo tutti ascoltare il prossimo governatore della Regione Campania. Il sindaco De Luca nelle primarie ha mandato il messaggio ‘mai più ultimi’, notizia rassicurante per la comunità campana tutta. So bene che sarà un impresa molto difficile quella di governare, ma è necessario ‘cambiare ora’. Non bisogna solo battere Caldoro e la destra per riportare un partito progressista, ma è necessario rivoluzionare atti e comportamenti, con la rivoluzione copernicana delle buone pratiche. De Luca non ha bisogno di presentazioni: sicuramente rappresenta un partito moderno, progressista e che vuole dare risposte”.   

A Foti, poi, ha fatto eco il segretario provinciale Pd Carmine De Blasio: “chi lo avrebbe detto che proprio in Campania ci sarebbero state primarie memorabili: 160mila partecipanti e un risultato netto. L’Irpinia ha una grande voglia di riscatto e in De Luca riponiamo la grande speranza di essere primi alle regionali!”.   

 “Vengo qui con un’iniziativa molto semplice per il primo dovere della buona educazione, cioè per dire grazie – ha espresso il candidato Vincenzo De Lucachi mi ha sostenuto è per un motivo ideale, per fare imboccare a questa terra la rinascita. In Campania occorrono cinque province per dare una prospettiva di sviluppo anche alle zone interne, rispettandole. Io dico le stesse cose in ogni città campana: la nostra linea è quella della coerenza e del rigore per ogni territorio”. Poi un appello all’unità: “adesso, dopo le primarie, c’è un solo candidato. Per vincere bisogna combattere, conquistando i voti ad uno ad uno. Nessuno confonda la campagna con Renzi che ci aiuta, ma i voti vanno conquistati senza sottovalutazioni e senza rilassamento. Cerchiamo di unire le forze per una coalizione di sinistra, con una base programmatica seria da rispettare dopo”. Quindi i dettagli dell’impegno regionale: “lavoreremo per avere almeno due liste, una del presidente e l’altra ‘ Campania libera ’ che già c’era (nel 2010). I punti? Non cedere nessun voto ai criminali! Poi, nessun mercato politico, perché non bisogna mettersi a contrattare ogni mattina con chi vuole qualcosa ricattando. Allarghiamo la coalizione a forze moderate”.

De Luca ringrazia l'Irpinia all’Hotel De La Ville“Bisogna andare a verificare, ad esempio, la crisi della castagna e quella degli ulivi, andando nei territori e parlando con la gente in carne ed ossa, decentrando ai Comuni per gestire ciò che prima deteneva la Regione – ha concluso De Luca – vorrei fare la rivoluzione della dignità perché in gran parte del Sud lo Stato non esiste. Abbiamo già bruciato 1 miliardo e 300milioni di euro per chi avvelena i pozzi!  Ci sono tanti amministratori che vivono nell’incertezza o imprenditori che hanno bisogno del tutore politico. Proviamo ad immaginare che non ci siano più clientele. Se c’è un progetto serio la Regione dovrà approvarlo: cambierà il modo di vivere della gente, dei ceti professionali. Ai giovani dico di prendere i soldi con Garanzia Giovani e poi di votare per me perché i 3 mesi passano e poi restano disoccupati… Io non chiedo niente a nessuno: la legge Severino possono tenerla, perché chi vince governa e chi vuole contestare se la veda col Tar. Abbiamo nelle mani una possibilità storica: altri 5 anni di palude e nullità la Campania non può permetterseli. I voti vanno conquistati ad uno ad uno e se sono di chi ha votato a destra vanno presi perché valgono doppio! Non dimenticherò ciò che gli irpini hanno fatto per me, con il vostro aiuto vinceremo la nostra battaglia. Grazie a tutti!”.

Dal pubblico, ecco alcuni commenti: “non ha la memoria corta” e “ha ricordato anche i forestali”. Si respirava aria di socialismo che, secondo la definizione di Pietro Nenni, “è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro”. Si noti, però, che anche l’avversario Caldoro è storicamente di cultura socialista.

di Francesco Varricchio

Source: www.irpinia24.it