A Paternopoli il progetto “Orto in condotta”
Si tratta, da parte dell’amministrazione, di un investimento educativo, sociale e civico
Paternopoli – Orto in condotta è un progetto che nasce dalla convenzione tra Amministrazione Comunale di Paternopoli, Istituto Comprensivo “F.Sullo” e condotta Slow Food IRPINIA, COLLINE DELL’UFITA E TAURASI. Si tratta, da parte dell’amministrazione, di un investimento educativo, sociale, civico per i bambini e ragazzi della nostra comunità.
“E’ un progetto ampio, di lunga durata, di educazione alimentare, ambientale, di educazione civica, oltre che di stimolo all’apprendimento cooperativo, induttivo, sensoriale esperienziale” dice Maria Teresa Filippone, consigliere comunale di Paternopoli con delega all’istruzione e alla cultura.
“Il progetto – spiega la Filippone – vuole favorire la conoscenza, attraverso l’esperienza e il coinvolgimento diretto degli alunni, dei prodotti locali e della biodiversità, vuole promuovere il rispetto dell’ambiente e l’uso sostenibile del suolo e dell’acqua; vuol far acquisire competenze nel campo dell’agricoltura in previsione di scelte future. Fare un orto con gli alunni significa far acquisire alla comunità locale l’abitudine a usare cibo sano e fresco, migliorare la qualità della vita, fare economia, promuovere il proprio territorio, agevolare lo scambio di saperi tra gli anziani e le nuove generazioni, rafforzare lo spirito di collaborazione. In poche parole questo progetto educativo fortemente voluto dall’amministrazione comunale, è un investimento sull’educazione, sulla formazione dei nostri figli,dei giovani della nostra comunità“
“Le scuole che partecipano al progetto Orto – conlude – sono parte di una grande rete nazionale e mondiale, infatti l’orto scolastico è ormai diventato un progetto di educazione diffuso in tutto il mondo, iniziato in America ma il cui teorico è un contadino-filosofo francese di origine algerina Pierre Rabhi che ha voluto fortemente creare orti in Africa e che, con il suo lavoro, impegno e con i suoi libri, apre strade e disegna possibili scenari, dicendo in modo chiaro e diretto cosa dobbiamo fare per salvare questo nostro “meraviglioso pianeta”“.