Livorno – Dire che nessuno se lo sarebbe aspettato è dire poco, forse anche i 2000 irpini giunti a Livorno, nonostante i riti scaramantici effettuati nel corso del viaggio, avrebbero firmato per un pareggio e fino all’85’ tra difficoltà e sofferenza il parziale era comunque fermo sullo 0-0 con un netto vantaggio per i locali sul piano del gioco, questo è naturale, ma il Lupo ha il brutto vizio di stupire e quando ciò accade è sempre con un certo stile, il che non è di certo un caso.

TROTTA.  Gli acquisti di Gennaio tanto decantati e nel centro del mirino della dottrina severa avellinese, la quale prende il nome di CALCIO, hanno trovato lo spunto giusto per colpire e azzannare gli avversari facendo esplodere una bomba atomica di entusiasmo che si colora di bianco verde.

L’ex Fulham proprio verso i titoli di coda del match approfitta di un disimpegno ospite nell’area toscana e di sinistro incrocia sul secondo palo regalando tre punti pesantissimi all’Avellino. Il gol realizzato proprio sotto il settore occupato dai tifosi bianco verdi diventa una bolgia che si protrae fino allo scadere perché il risultato non cambierà più.

FAVOLA.  La favola continua, tutti in piedi per l’Avellino che ora pernotta al terzo posto da sola e che oltre a dare prova di essere una squadra tosta dallo spirito guerriero sta riuscendo a riaccendere quel mito di una compagine che negli anni 80 faceva paura anche alle più grandi corazzate … mito che stava andando perdendosi nel dimenticatoio, ma che ora, grazie alla nuova società, al condottiero Rastelli e al suo fantastico gruppo sta cercando di far rinascere e trasformarlo da mito a una splendida realtà.

di Michael Mambri

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