Direttivo Cgil – Petruzziello: “E’ arrivato il momento di investire. Basta aspettare”
Il commento del segretario Cgil: "Continuiamo a registrare primati negativi. Non ci siamo ad essere accantonati rispetto ai problemi del Paese"
Avellino – Sanità, forestali, alta capacità, piattaforma logistica, progetto pilota, disoccupazione. Un quadro preoccupante quello presentato nel corso del direttivo della Cgil di stamane al quale la Cgil ha deciso di rispondere rafforzando sempre più la rete sul territorio.
“Continuiamo a registrare primati negativi dalla spesa dei fondi europei fino ad arrivare al tasso si disoccupazione che non è intenzionato a scendere - spiega il segretario generale della Cgil, Vincenzo Petruzziello - ma ciò non ci intimorisce e ci batteremo ancora per salvaguardare i risultati che abbiamo ottenuto, dall’Irisbus alla stazione Hirpinia, dall’alta capacità al progetto pilota, e continua la scelta di continuare la battaglia nei confronti delle scelte del Governo perchè non si sta facendo altro che mettere il Mezzogiorno da parte e non possiamo accontentarci di un Ministero per il Mezzogiorno che può avere duplice effetto. Infatti, o saremo accantonati rispetto ai problemi del Paese, oppure nel caso in cui serve a coordinare gli interventi degli altri Ministeri e dunque il Mezzogiorno diventa asse portante per le scelte del Governo dove lo sviluppo del Paese passa attraverso investimenti sul Mezzogiorno ricreando le condizioni affinchè le aziende investano nei nostri territori. Ciò non ci convince e se non arrivano risposte sulle questioni aperte saremo pronti a mettere in campo nuove iniziative“.
Il quadro presentato dalla Cgil non lascia presagire nulla di buono soprattutto per quanto riguarda la sanità ormai al collasso anche per le cliniche. Non ultimo i casi Malzoni e S.Rita. “La Cgil – prosegue Petruzziello – aveva già denunciato in passato le scelte azzardate che hanno portato alla distruzione della sanità. Con la chiusura dell’ospedale di Bisaccia, il depotenziamento di S.Angelo e tutto quello che ha interessato l’assistenza sanitaria familiare, siamo in una situazione difficile e per questo chiediamo una rivisitazione ai tagli avuti e aprire un confronto con Asl e Regione perchè tutto il sistema sanitario sta scoppiando. Se Caldoro dice che ha risanato la sanità è arrivato il momento di investire ma non sembra vi siano idee o proposte che prevedono ciò. Inoltre la sanità non può essere appaltata alla politica: bisogna mettere al posto giusto persone competenti e non provare a fare le spartizioni. C’è bisogno di un piano di riorganizzazione sul territorio a partire da aree interne che subito i tagli maggiori“.