Avellino – Proporre Musica e Teatro, ecco i “Free Men”

Ricordare Massimo Troisi, cantando Pino Daniele. E' questa l'idea che lanciano i "Free Men - Teatro in musica", un gruppo musicale irpino.

free menAvellino – Ricordare Massimo Troisi, cantando Pino Daniele. E’ questa l’idea che lanciano i “Free Men – Teatro in musica”, un gruppo musicale irpino composto da quattro membri Silvano Ray Santacroce all’organo, Dobro e Chitarra Classica, Raffaele Mauriello alla Batteria e Percussioni, Davide Papa alla Voce ed infine Manuel Severino che è il Narratore-attore. La band irpina propone durante i suoi show il giusto connubio tra teatro e musica italiana, ricordando Massimo Troisi e Pino Daniele. E non solo.

Alle sonorità tipicamente Blues- Jazz di Silvano “Ray” Santacroce e Raffaele Mauriello si aggiungono le sonorità pop di Davide Papa. A queste si aggiungono ancora le originali interpretazioni ed introduzioni di Manuel Severino.

Il mix è fatto il giusto connubio tra teatro e musica italiana rivista in chiave Swing e Jazz, ma anche Blues e Folk. In sintesi, uno spettacolo nello spettacolo. In occasione della loro ultima esibizione irpina al locale del capoluogo Bmode abbiamo incontrato i quattro musicisti irpini, chiedendo quale sia la loro ricetta per il successo:

Come nasce il progetto di abbinare il Teatro alle performance musicali? 

“Il progetto Free Men-Teatro in Musica nasce dalla mia fantasia  e dall’incontro fortuito con Davide Papa, che fa da cantante nel gruppo – afferma Silvano Santacroce – Ci siamo subito capiti ed abbiamo deciso di iniziare una collaborazione a cui si è aggiunto l’amico Raffaele Mauriello (batteria – percussioni). Il mio obbiettivo era quello di creare un progetto musicale libero da ogni schema e dalla classica visioni di gruppo che ripropone brani noti o inediti, mentre, il suo scopo era quello di collaborare in ogni data con un musicista, cantante, ballerino, attore diverso dando la possibilità ai nuovi talenti di emergere. Dopo l’incontro con Manuel è scattata l’idea di creare un vero e proprio spettacolo e fondere i grandi successi della musica italiana dando un ampio spazio alla musica di Pino Daniele e monologhi a tema ricordando un grande artista come Massimo Troisi.”

 Nei monologhi teatrali da voi proposti durante le vostre performance viene ricordato solo ed esclusivamente Massimo Troisi o altri volti noti del grande schermo? 

“L’unico grande nome ricordato è quello di Massimo Troisi – afferma il narratore Manuel Severino –  Abbiamo più volte pensato di inserire pièce di altri artisti come ad esempio Gaber ed Eduardo ma poi abbiamo deciso, anche e soprattutto per un discorso di linearità, di continuare su questa strada. Tuttavia, per conservare una caratteristica del nostro spettacolo così come inizialmente concepito, ci sono delle introduzioni ad alcuni brani scritte e interpretate da me.”

Quali sono i repertori che proponete?

“Il repertorio che proponiamo durante le nostre serate è unico ma eterogeneo – spiega il batterista Raffelle Mauriello –  in quanto formato da tre parti distinte. Abbiamo deciso, infatti, di aprire lo spettacolo con alcuni dei più importanti brani della musica italiana rivisitati in chiave swing e blues e suonati con organo e batteria. Al centro della scaletta vi è un momento acustico, incentrato in particolar modo sul ricordo di Pino Daniele, del quale eseguiamo le canzoni più rappresentative con chitarre e percussioni. La terza e ultima parte della serata -conclude il musicista –  prevede una maggiore partecipazione del pubblico con i brani più coinvolgenti dell’ autore partenopeo. Il repertorio musicale si intreccia, nel corso dell’intero spettacolo, con i monologhi più conosciuti del grande Massimo Troisi.”

 Avete mai proposto al pubblico una vostra canzone? 

“No per ora ancora no – commenta il cantante Davide Papa –  Abbiamo delle idee ma preferiamo in questo momento dedicarci ai nostri spettacoli. Per  un discorso di inediti ci sarà tempo l’importante è avere delle idee sulle quali lavorare.”

 Come fate ad interagire on il pubblico? 

“Non c’è un trucco vero e proprio per interagire col pubblico  - racconta colui che sicuramente interagisce di più con il pubblico, il narratore Manuel – Il grosso lo fa proprio il pubblico. È difficile da spiegare. È come se si creasse un filo magico che lega noi e chi ci ascolta. A quel punto anche lo spettatore che batte le mani per accompagnarci, o che continua a cantare e a “sfidare” Davide piuttosto che a duettare con me è parte integrante dello spettacolo. Anzi, è la parte migliore. È capitato di sentire cantare a cappella “Volare” oppure di vedere gente che si proponeva di farmi da spalla.”

di Dora Spiniello

 

Source: www.irpinia24.it