“L’accordatore di destini”di Salvio Formisano
Tra crimini, misfatti e passioni, il romanzo dello scrittore partenopeo apre una finestra sull’anima di un uomo
“Si dice che quando si uccide si entra in una specie di terra di nessuno, in una condizione di inebriante solitudine che ti fa sentire al di sopra degli altri. L’aver tolto la vita ad un uomo ti avvicina a Dio, ti esalta, ti fa perdere la ragione. Io però mi sento come ieri, come sempre, a posto”. (p. 105)
“L’accordatore di destini”, edito da iemme edizioni, è un romanzo di Salvio Formisano, che, dopo aver transitato tra varie professioni, dal rappresentante di commercio, al tecnico aeronautico, al produttore cinematografico, ha deciso di assecondare il suo talento letterario, dedicandosi a tempo pieno alla scrittura.
Il romanzo tesse la sua trama attraverso un io narrante, che racconta le sue avventure da quando, dopo aver lavorato in Germania, ritorna a Napoli, sua città natale. Inizia a lavorare come investigatore privato per una piccola agenzia. Questo lavoro lo costringe a raccogliere prove di tradimenti, mettendolo difronte ad un’umanità misera e abbrutita. Infatti, il romanzo ha il pregio di compiere una lucida messa a fuoco dell’animo umano, con un’attenta analisi del modo in cui la noia, la casualità degli eventi e l’angosciante squallore del quotidiano portano gli uomini a intraprendere azioni nel vano tentativo di fuggire dal proprio presente.
A un certo punto, nauseato da un lavoro che lo mette in costante connessione con un paesaggio umano marcio e gretto, non si limita più a scrutare e spiare nella vita degli altri, ma decide di intervenire per correggere le sbandate e allineare i soggetti al proprio destino, falsificando dossier e rapporti. Diviene un accordatore di destini, una specie di burattinaio che decide le mosse giuste delle sue marionette all’interno di quel teatrino che lui stesso immagina e produce. Ma, alla fine, questa intromissione nella vita altrui lo porterà verso un destino da cui sarà impossibile tornare indietro.
“L’accordatore di destini” si caratterizza per una prosa limpida e scorrevole, ma allo stesso tempo, incisiva ed efficace. Lo stile non è tipicamente da noir, ma è una perfetta crasi tra i toni morbidi della fiaba e il realismo crudo e acuto della tragedia, creando un perfetto equilibrio, che rende la lettura veramente piacevole.
di Davide MARENA