Senerchia – La strada della vergogna
L’unica opera che l’amministrazione comunale UDC di Senerchia è riuscita a completare, in questi ormai quattro anni di governo, è “il ripristino del collegamento Senerchia Oliveto, interrotto a causa della riattivazione della frana dell’Acquara”. Questo tratto di strada, di circa 200 metri, è costato alle casse comunali più di 135.000 euro, ben 675 euro al metro, ma alle prime piogge si è già sgretolato come un castello di sabbia. La storia burocratica di quest’opera è paradigmatica per capire come funziona la logica di gestione amministrativa del nostro primo cittadino Beniamino Grillo e dei suoi compagni di partito. I lavori sono stati affidati in cottimo fiduciario, quindi senza che sia stata bandita alcuna gara d’appalto, individuando una ditta senza alcuna logica di scelta, dato che il nostro comune è ancora sprovvisto di un albo di imprese per questo tipo di affidamento. Il progetto definitivo-esecutivo, stilato dall’ufficio tecnico comunale, viene approvato con delibera di giunta comunale il 17/03/2014, a questo doveva essere allegata la relazione geologica, che avrebbe dovuto garantire la sicurezza del sito scelto per la costruzione della strada. Lo stesso giorno, il 17 marzo, viene affidato l’incarico per la relazione geologica ad un geologo esterno individuato dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale, per un compenso di 1.896 euro, ed il 19 marzo iniziano i lavori per la costruzione dell’opera, a gennaio la strada è già inagibile. Quindi si può affermare, senza timore di smentita, che la relazione geologica, documento fondamentale, non è stata allegata al progetto presentato dal responsabile dell’ufficio tecnico del comune e approvato dalla giunta comunale. Infatti l’approvazione del progetto e l’assegnazione dell’incarico per la relazione geologica avvengono nello stesso giorno. Non deve quindi stupirci il fatto che una strada appena costruita e costata quanto un’autostrada americana, si distrugga sotto i colpi del primo freddo. Questa non è una calamità naturale ma il frutto di un modo di amministrare la cosa pubblica che ha scopi privatistici e che cerca di garantire e salvaguardare particolari interessi economici. Su questa vergogna c’è la firma di una compagine amministrativa comunale, quella guidata da Beniamino Grillo, che spreca il tempo nella stesura di manifesti da beghe paesane, invece di impegnarsi per salvaguardare la sicurezza e l’incolumità della comunità senerchiese.