Verga e Altavilla Irpina, il sindaco Vanni: “Il nostro borgo un luogo ameno”
Martedì 27 Gennaio Altavilla Irpina rievocherà le suggestive parole con cui Verga nel suo romanzo "Il marito di Elena" descrive il borgo irpino. Per l'occasione, abbiamo intervistato il sindaco Mario Vanni.
Altavilla Irpina - I romanzi e le loro favolose storie. Chi, leggendoli, non ha mai sognato di poter vivere negli scenari fantastici descritti dall’autore? Uno dei borghi irpini è stato scelto da Giovanni Verga nel 1882 come ambientazione del suo noto romanzo “Il marito di Elena”; si tratta di Altavilla Irpina che, in onore dell’autore siciliano, terrà martedì 27 Gennaio un convegno dal titolo “Il marito di Elena – Sapori e ricordi nell’antico borgo amato da Verga”.
L’incontro si terrà presso il palazzo “De Capua” nel centro storico di Altavilla Irpina e ospiterà numerosi studiosi ed esponenti dell’autore. Fra questi Maria Di Venuta, docente di letteratura italiana presso l’Università di Palermo che ha curato l’edizione critica nazionale del testo, Modestino Della Sala, storico che si occuperà di analizzare il rapporto fra Verga e Carlo del Balzo, e Gabriella Alfieri, docente di storia e stilistica della lingua italiana presso l’Università degli studi di Catania nonché Presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Verga e Presidente del Comitato per l’Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Verga.
Un incontro in grado di unire sapori, usi, costumi e letteratura in un’atmosfera unica, possibile solo con lo sfondo del borgo di Altavilla, scelto non a caso da Verga per la sua opera. A parlarne con altrettanto entusiasmo è il sindaco di Altavilla Irpina Mario Vanni.
Sindaco, il 27 Gennaio sarà una giornata importante per il comune di Altavilla.
Assolutamente si. Sarà una vera e propria rievocazione della vicenda narrata da Giovanni Verga nel suo romanzo, una giornata di studio e di promozione del territorio. La domanda a cui vogliamo dar risposta è: perché Verga ha scelto proprio Altavilla Irpina? Per rispondere accompagneremo il convegno con una degustazione guidata dei prodotti tipici del nostro borgo, in particolare dei vini di cui Altavilla è da sempre grande produttrice, e che ricordano quegli stessi sapori di cui Verga ha parlato nel suo romanzo.
Giovanni Verga nella sua opera non parla soltanto degli ottimi sapori tipici di Altavilla. Inconsapevolmente, ha creato un percorso guidato attraverso il borgo irpino.
Esattamente. Verga ha tracciato un percorso attraverso Altavilla che incuriosirebbe chiunque. Quello che analizzeremo del suo romanzo, infatti, andrà oltre la trama stessa. Ci concentreremo sulle sequenze descrittive degli ambienti, degli usi e costumi del nostro paese. Tra queste, amo ricordare quella in cui il barone offre alla protagonista uno spuntino di pane durante la caccia alla beccaccia, un’usanza tipica del nostro paese che ancora oggi viene rispettata. Come questo, altri punti dell’opera raccontano le strade, i tramonti, i vigneti del borgo di Altavilla. Dal 1882 ad oggi quelle atmosfere sono ancora vive e altrettanto suggestive come nelle parole dell’autore.
Giovanni Verga ha scelto, pur essendo siciliano, un borgo irpino come scenario del suo libro. Indubbiamente ci ha chiarito la bellezza e la suggestività di Altavilla che giustificano la scelta ma, come poteva conoscerlo?
Giovanni Verga ha conosciuto il nostro borgo e lo ha scelto non solo per la sua bellezza e suggestività ma anche per altri motivi che saranno tema di discussione della nostra giornata di studi. Molti critici suppongono, ad esempio, che la sua scelta sia dipesa dalla stima verso Carlo Del Balzo, noto letterato italiano originario dell’Irpinia e noto esponente del Naturalismo; altri,invece, sostengono sia stato un suo omaggio al critico letterario irpino Francesco De Sanctis, esponente del Realismo e antesignano del Verismo, all’epoca in vita e che certamente Verga ha conosciuto. Altavilla Irpina alla fine dell’800 portava avanti una grande tradizione industriale grazie alla scoperta dei giacimenti di zolfo da parte del garibaldino deputato del Regno Federico Capone. Insomma, Altavilla poteva vantare un grande interesse economico e industriale su di sé che motiverebbero ulteriormente la scelta dell’autore.
Il convegno è nato grazie all’iniziativa del Comune di Altavilla Irpina ed è stato sostenuto da molti enti. Chi parteciperà all’evento?
Questa giornata è nata grazie alla nostra volontà ma ha trovato subito sostegno di altre realtà, fra queste il comune di Napoli che con noi dà vita al binomio città/paese. Vogliamo rivolgerci a tutti coloro che vivono delle grandi metropoli, caotiche e inquinate, e che cercano un borgo tranquillo dove poter staccare la spina e godere di sapori genuini, di aria pulita e cordialità. Insieme al comune di Napoli, l’evento è stato promosso anche dal Gal Partenio e da Slow Food che si occuperà di promuove le visite guidate nei prodotti tipici del nostro paese. Ovviamente, il primo promotore di questa giornata è la Fondazione Verga – Centro Nazionale su Verga ed il Verismo con cui abbiamo deciso di mettere a disposizione degli avventori gli scritti originali di Giovanni Verga.
Per chiunque verrà a questa giornata, dunque, non solo letteratura ma anche sapori, usi, costumi e arte. Cosa sarà possibile visitare?
Insieme allo studio sul romanzo offriremo, come già anticipato, degustazioni guidate di prodotti tipici locali grazie alla presenza di aziende vitivinicole che offriranno l’assaggio, appunto, dei vini; non dimentichiamo, infatti, che Altavilla è fra i più grandi produttori di Greco. Inoltre, i partecipanti potranno vedere rappresentazioni fotografiche raffiguranti gli scorci di Altavilla citati da Giovanni Verga. Sarà poi presentata una nuova edizione dell’opera in cui tutte queste immagini accompagneranno il testo letterario. Infine, la giornata si concluderà con un concerto “omaggio alla memoria” durante il quale le musiche di Beethoven, Mascagni e Massanet accompagneranno i versi dell’opera di Verga.
Altavilla Irpina non poteva avere miglior promotore di Giovanni Verga.
Si, con il suo romanzo Verga ha tracciato una guida che esalta quanto di bello il nostro borgo ha da offrire. Grazie alle sue parole, possiamo promuovere il nostro territorio e consentire a chiunque di conoscere Altavilla e quanto di meraviglioso possiede a tutti coloro che sognano un luogo ameno, ricco di suggestivi paesaggi e prodotti locali di alta qualità.