Cantieri in città – Riaprire il Corso alle auto? I commercianti si dividono
Bocciata dalla stragrande maggioranza dei commercianti l'idea di voler riaprire Corso Vittorio Emanuele alle autovetture ma c'è anche chi trova la proposta fattibile
Avellino – La proposta avanzata stamane dalla Confcommercio sulla riapertura temporanea alla circolazione veicolare del Corso Vittorio Emanuele per sopperire ai disagi che si verificheranno una volta che anche Corso Europa verrà chiusa al traffico, per lavori di manutenzione stradale, lascia perplessi sia i cittadini che i commercianti della zona.
Se il comune dovesse accettare positivamente la proposta “salva commercio”, l’idea di riattivare nuovamente alla circolazione il salotto buono della città spacca in due l’opinione pubblica.
Una soluzione emergenziale che durerebbe giusto il tempo necessario per la riapertura alla circolazione di Corso Europa ma se da un lato c’è chi approva l’idea di rendere nuovamente accessibile al traffico il Corso sia per rendere fruibili maggiormente le attività commerciali che per snellire l’ingorgo di autovetture che si andrà a creare una volta che anche C.so Europa sarà chiusa al traffico, la stragrande maggioranza dei cittadini e dei commercianti trova la soluzione alquanto “impraticabile” perchè oltre a vedere nuovamente parcheggi selvaggi e mettere a rischio l’incolumità dei pedoni, che non può essere risolto da semplici transenne o da una rivisitazione dell’assetto urbano del corso, darà all’esterno, l’immagine di una vera e propria città del caos.
A questo proposito abbiamo raccolto il parere di alcuni commercianti della zona che hanno commentato così l’ipotetica entrata in vigore di questa proposta:
“Riattivare alla circolazione veicolare il corso di Avellino – sostengono i commercianti – significa rinunciare definitivamente ad un’area di passeggio che è vitale per la sopravvivenza delle attività commerciali. Non sono per nulla d’accordo perchè in questo modo nessuno avrà il tempo per soffermarsi nei negozi e scegliere con calma cosa acquistare ma si limiterebbero a venire solo in casi di estrema necessità”.
“Ci ritroveremo nuovamente nel caos generale ed addio al passeggio delle famiglie lungo il corso e ciò non incentiverà davvero nulla, anzi – sottolinea l’esercente di un bar della zona - non avremo nient’altro che ulteriori disagi che andranno solo ad aggiungersi a quelli già esistenti per via dei gazebo che non servono a nulla, nè in inverno tantomeno in caso di pioggia e, sui quali, nonostante le promesse di smantellamento continuiamo a pagare le tasse”.
Ovviamente, nonostante i pareri negativi espressi dalla maggior parte dei commercianti c’è chi, tra loro, vede positivamente questa proposta anche se suggerisce alcuni accorgimenti.
“L’idea non è male, già in passato abbiamo dovuto fare i conti con la chiusura del corso per consentire i lavori di pavimentazione, ma si dovrebbe pensare anche a rendere possibile la sosta dei veicoli che transitano in zona – commenta il responsabile di Original Marines – Se oltre al semplice transito non si pensa anche a dove gli automobilisti possano fermare le auto, come in zone adiacenti agli esercizi commerciali ad esempio l’area nei pressi del cinema Eliseo, il tutto diventa complicato”.