Giubbotti Catarifrangenti per extracomunitari – Giordano interroga il Ministro
Sel attacca il primo cittadino di Flumeri definendo l'ordinanza "inaccettabile"
Avellino – Continua a tenere banco la decisione del primo cittadino di Flumeri Angelo Antonio Lanza di dotare gli extracomunitari presenti nel comune, di giubbotti catarifrangenti nelle ore pomeridiane e serali per consentire agli automobilisti di individuare per tempo i pedoni lungo i cigli delle strade.
Dopo i pareri negativi sollevati dalla Cgil e dall’opinione pubblica, anche SEL si esprime in merito definendo “l’ordinanza del Sindaco di Flumeri (AV), con la quale si obbliga all’utilizzo di giubbotti catarifrangenti nelle ore pomeridiane e serali per “gli extracomunitari residenti nel Comune”, un atto sconcertante”.
“Se una misura del genere si rendeva necessaria per garantire la sicurezza lungo le strade comunali ci chiediamo perché indirizzarla ad una precisa tipologia di persone, facendo così passare un messaggio per cui la presenza delle stesse (nel caso specifico richiedenti asilo), o la loro condotta, rappresenterebbe un elemento di pericolo “per la pubblica e privata incolumità””.
“Un sindaco, e chiunque ricopra funzioni istituzionali, dovrebbe avere una cura delle parole che si utilizzano. Anche per questo tale ordinanza è inaccettabile, e va ritirata, così come è inaccettabile il messaggio che si lancia alla comunità di Flumeri, mentre in questa provincia, come in tutto il Paese, si pone con forza il tema dell’accoglienza, dell’integrazione, e in particolare, per quel che riguarda i richiedenti asilo, della tutela dei diritti e la garanzia di condizioni dignitose”.
Intanto, l’onorevole Giancarlo Giordano interroga il Ministro dell’Interno in merito volendo sapere “quali iniziative urgenti il Signor Ministro, per quanto di competenza, intende intraprendere al fine di favorire l’immediato ritiro e annullamento dell’ordinanza sindacale n. 3/2015 del Comune di Flumeri (AV)” e “quali concrete iniziative il Governo stia approntando per la provincia di Avellino al fine di garantire ai circa 600 profughi la giusta accoglienza, alle istituzioni responsabili e ai soggetti sociali operanti sul territorio le risorse, le strutture e gli strumenti necessari per favorire la gestione di tale emergenza umanitaria“.