Regionali – D’Anna: “Per far fuori De Luca il Pd deve batterlo con il voto”

«La mia lista ci sarà. Poi, vedremo a sostegno di quale candidato»

Enzo_DAnnaNAPOLI – «Guardi, è tutto mutile. Il Pd è condannato a fare le primarie». Senatore Enzo D’Anna, anche voi amici di Fitto di Forza Italia le invocate per scegliere il candidato presidente della Regione. «In verità, io e gli amici parlamentari Milo e Falanga abbiamo pure incontrato Caldoro a cena: da Nana, a via del Tritone a Roma». Avete fatto pace? «Io non ho litigato con nessuno. Ho detto a Caldoro ciò che pensavo: che non può ritenere che il consenso elettorale utile per essere rieletto arrivi dal suo presunto buon governo. Se non risponde al telefono, se non riceve nessuno, e se crea più scontenti che sostenitori, come pensa di guadagnare spazio elettorale? E così che si fa uno sforzo di inclusione, considerato che il centrodestra di oggi non è per spessore e forza quello che lo ha eletto la volta scorsa? Poi, nel merito, gli ho contestato gli sconquassi nella sanità, nei trasporti, nelle partecipate, che ora rischiano di esplodergli tra le mani». Come vi siete lasciati? «Io con le mie opinioni e Caldoro con le sue». Torniamo alle primarie. «Se ce le facessero celebrare avremmo tanti nomi da spendere: con la mia lista, sarei pronto a sostenere candidati come Nitto Palma, Carfagna, e amici di Ned come Quagliariello, Calabrò e Mazzoni». E Caldoro? «Lui a cena ha detto che non ha ancora sciolto la riserva. Al che Milo gli ha fatto: “Ma allora, di cosa parliamo?” Insomma, il centrodestra che si sta preparando alle elezioni regionali della Campania è un simulacro di schieramento politico». Dunque, se vuole a tutti i costi le primarie non le resta che votare per quelle del Pd? «Io penso che se il Pd, come si dice, vorrà liberarsi della presenza scomoda di De Luca non potrà che batterlo alle primarie, spingendo gli elettori a vo tare per Cozzolino o per Migliore». Senatore D’Anna, lei una volta si pronunciò a favore di De Luca candidato alla presidenza della Regione. Ora è dello stesso avviso? «Se De Luca si presentasse a capo di un raggruppamento di liste civiche e sottoscrivesse i cinque punti di programma che io e i nostri amici vogliamo attuare, non avrei alcuna ragione per tirarmi indietro. Con lui come con Cozzolino». Anche con Cozzolino? «Certo, la politica impone di fare i conti con la realtà, non con i propri desideri. Il mio desiderio è che il centrodestra faccia le primarie, mobiliti il suo elettorato o, in estrema ipotesi, convochi gli stati generali degli eletti e scelga il suo candidato presidente». Lei ha avuto contatti sia con Cozzolino che con De Luca? «Si. con Cozzolino ho parlato direttamente. Mentre ho incontrato uno degli amici più vicini al sindaco di Salemo». E cosa vi siete detti? «Ad entrambi ho spiegato quali sono le nostre priorità programmatiche: nuove rego le per sanità, trasporti, per i fondi Uè che non possono essere utilizzati come un bancomat per piccoli contentini territoriali e la condivisione di un codice etico sulle società partecipate». Come finirà? «La mia lista ci sarà. Poi, vedremo a sostegno di quale candidato». 

(Intervista a firma di Angelo Agrippa tratta dal Corriere del Mezzogiorno)