Ammodernamento Laceno, Nappi “Progetto del comune non seguiva norme”

"Il Comune ha prodotto una serie di atti non conformi né alle prescrizioni degli uffici regionali né a quanto prevedono le direttive comunitarie, tra questi una transazione con il concessionario mai passata al vaglio del Consiglio comunale."

nappi1Napoli  - “Il progetto di ammodernamento dell’impianto sciistico del Laceno presenta una serie di violazioni di legge che lo rendono, purtroppo, non approvabile da parte della Regione. Così come denunciato dalla Consigliera Vivolo, il Comune ha prodotto una serie di atti non conformi né alle prescrizioni degli uffici regionali né a quanto prevedono le direttive comunitarie, tra questi una transazione con il concessionario mai passata al vaglio del Consiglio comunale. Ci sentiamo tutti impegnati, nei limiti del possibile, a riparare ad errori che al momento appaiano insanabili.” Lo afferma Sergio Nappi, consigliere regionale di Forza Italia.
 
“Il Dipartimento della programmazione e dello Sviluppo della Regione Campania – spiega Nappi – ha espresso parere negativo al progetto in quanto in considerazione dei rapporti intercorrenti tra il Comune e il concessionario, il finanziamento si sostanzierebbe in un vantaggio indebito alla società concessionaria, configurabile come aiuto di stato. ‘Difatti – si legge nel parere espresso dagli uffici – , l’atto di cessione del terreno, registrato in data 17/12/1976, in attuazione dell’atto di concessione prevede una durata di 58 anni. Pertanto l’area di intervento non è nella piena e incondizionata disponibilità del Comune di Bagnoli Irpino.  Con la transazione, l’operazione resta attribuita al concessionario fino al 2031, in difformità delle prescrizioni dell’articolo 57 del Regolamento comunitario numero 1083. Di fatto, con detta transazione, si riconosce al concessionario una sorta di rinnovo automatico fino al 2031 in violazione dell’articolo 117, secondo comma della Costituzione, dell’articolo 43 del Trattato CE e dell’articolo 12 della direttiva servizi n. 2006/123/CE, ossia dei principi di libertà di stabilimento delle imprese comunitarie (art. 43) e imparzialità, trasparenza e pubblicità delle procedure di selezione dei concessionari. La proroga sottrae l’accesso di qualsiasi altro concorrente alla concessione in scadenza e sottrae l’assegnazione in concessione al confronto competitivo tra gli operatori, in palese violazione del principio di tutela della concorrenza.’
 
“Mi chiedo – prosegue il Consigliere regionale  - chi abbia indotto l’amministrazione comunale a produrre un progetto che, secondo la valutazione degli uffici, è in palese violazione delle leggi e delle direttive comunitarie, e mi chiedo se ci sia qualcuno che ne abbia garantito l’approvazione spingendo l’amministrazione a procedere nonostante le palesi irregolarità.” 
 
“Per quanto mi riguarda, mi auguro che ci siano gli estremi per tentare di evitare che il finanziamento vada perso. Lo dico non solo da consigliere regionale, che da sempre si sforza di tutelare il territorio, ma anche da appassionato frequentatore del Laceno. Tuttavia, siamo dinanzi ad atti prodotti con una sconcertante approssimazione, nonostante i rilievi manifestati dalla consigliera Vivolo. L’amministrazione di Bagnoli, – chiude Nappi –  invece di cacciarla dalla Giunta, avrebbe dovuto tenere conto di quelle che si sono poi rivelate critiche più che fondate.”
 
Source: www.irpinia24.it